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Edoardo Iacolucci

Villa Sciarra, ecco il bando per riqualificare la Casa del Vignarolo. Alfonsi: «Riqualificare e riutilizzare»

L'obiettivo è rendere fruibile un immobile in condizioni di degrado con un intervento di complessiva ristrutturazione, il cui costo è di circa 700mila euro

Sabrina Alfonsi - Villa Sciarra
Sabrina Alfonsi - Villa Sciarra

È stato pubblicato dal Dipartimento capitolino Tutela Ambientale l'avviso pubblico, già annunciato nel luglio scorso, rivolto ad operatori economici interessati a presentare proposte progettuali mediante Finanza di Progetto per la concessione dei lavori di ristrutturazione e successiva gestione dell'immobile conosciuto come «Casa del Vignarolo» che si trova nella storica Villa Sciarra, tra Trastevere e Monteverde.


Il bando specifica le attività per la gestione della «Casa del Vignarolo»

«Attraverso questo bando, che ha scadenza il 19 dicembre 2024 - si legge in una nota -, l'Amministrazione intende restituire alla fruibilità della cittadinanza un immobile attualmente in condizioni di degrado con un intervento di complessiva ristrutturazione, il cui costo è stimato in circa 700mila euro, cui si aggiungono le spese di progettazione».


Il bando specifica le attività che dovranno contenere le proposte di progetti sulla gestione della «Casa del Vignarolo» in seguito agli interventi di riqualificazione. Tra queste, la progettazione e gestione di un servizio di co-working e di una ludoteca, la manutenzione del verde orizzontale, la gestione dei servizi igienici pubblici e della chiusura e apertura della villa. L'operatore che avrà in concessione la Casa del Vignarolo potrà, inoltre, allestire e gestire un punto ristoro, organizzare convegni ed eventi a carattere culturale e sociale.


Riqualificazione dei parchi e recupero degli immobili

«Stiamo portando avanti un grande lavoro per la riqualificazione dei nostri parchi e delle ville storiche, e per realizzarne di nuovi, con l'impegno di oltre 100 milioni di euro di risorse pubbliche - spiega nella nota Sabrina Alfonsi, assessora capitolina all'Agricoltura, Ambiente e Rifiuti -. E, contemporaneamente, ci stiamo ponendo molto seriamente il tema della futura gestione di questi spazi pubblici - continua Sabrina Alfonsi -, direttamente collegato ad un altro aspetto che ci sta molto a cuore, ossia il recupero e riutilizzo degli immobili che si trovano all'interno di questi spazi verdi, molti dei quali oggi in disuso e in condizioni di degrado, per trasformarli in luoghi vivi di incontro e socializzazione a disposizione dei cittadini».


Partenariato pubblico-privato

Con questa manifestazione di interesse secondo il Campidoglio si va proprio in questa direzione: «Attraverso lo strumento della Finanza di Progetto - continua l'assessora capitolina - si avvia un percorso di partenariato finalizzato alla riqualificazione, ristrutturazione e rigenerazione dell'immobile di proprietà comunale conosciuto come la Casa del Vignarolo, presente all'interno di Villa Sciarra, e alla cogestione del nostro verde e di servizi di pubblico interesse con finalità di coesione sociale. Uno strumento, quello del partenariato pubblico-privato, che offre prospettive sicuramente interessanti per garantire la riqualificazione e l'attribuzione di nuove funzioni ad una parte di patrimonio di interesse storico, che -  conclude l'assessora Alfonsi - altrimenti sarebbe difficile recuperare e restituire alla libera fruizione dei cittadini».


Villa Sciarra

Villa Sciarra è un suggestivo parco pubblico tra i quartieri di Trastevere, e Monteverde. Si tratta di uno dei giardini più affascinanti della città, noto per la sua atmosfera tranquilla, le sculture decorative e la ricca vegetazione.


Nel Seicento era originariamente parte di una proprietà molto più vasta appartenente a famiglie nobili romane, tra cui i Barberini. La villa poi diventa proprietà della famiglia Sciarra ed è arricchita con statue e fontane ispirate alla mitologia classica.

Nel 1902, la villa passa al diplomatico statunitense George Washington Wurts e la moglie Henrietta Tower, che contribuirono alla sua valorizzazione. Dopo la loro morte, la villa fu donata allo Stato italiano e aperta al pubblico.


Fonti storiche vogliono qui lo svolgimento delle guerre nel periodo della Repubblica romana e che qui sorgevano le vigne di Giulio Cesare. La casa del vignaiolo, qui, deriva da una tradizione millenaria

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