Villa Massimo, l'abbattimento dei pini causa danni collaterali: polemiche sulla gestione dell'intervento
- Rebecca Manganaro
- 27 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Il Dipartimento Tutela Ambiente esegue l’intervento causando danni a veicoli e arredi. L'assessore all'Ambiente Fabiano: «Chiedo che vengano ripristinati tutti i danni»

A Villa Massimo, nel quartiere Nomentano, si è scatenata una polemica sull’abbattimento di alcuni pini nell’area verde di piazza Bologna. L’intervento è stato eseguito dal Dipartimento Tutela Ambiente, attraverso l’Ufficio Giardini e le ditte appaltatrici, che hanno il controllo delle alberate urbane. Ma la mancanza di informazioni chiare e il timore di una gestione discutibile dell’operazione hanno sollevato dubbi tra cittadini e istituzioni locali.
Un intervento controverso
Secondo fonti istituzionali, i municipi non hanno competenza sugli alberi della città, a meno che non si trovino all’interno di giardini scolastici di loro pertinenza. Di conseguenza, l’abbattimento degli alberi a Villa Massimo è stato un’azione autonoma del Dipartimento Tutela Ambiente. Ma emergono interrogativi sulle modalità dell’intervento.
L’assessore all’Ambiente del II municipio, Rino Fabiano, ha commentato l’accaduto: «Quello che è successo non lo so, sarà stato fatto un errore, la ditta avrà sbagliato, sono cascati dei rami o degli alberi sopra le macchine. Se ne assumono la responsabilità il Dipartimento Tutela Ambiente, l’Ufficio Giardini e la ditta che ha operato, ovviamente con assicurazione». Fabiano ha inoltre denunciato i danni collaterali causati dall’intervento: «Oltre all'imperizia, sono anche dei devastatori. Hanno distrutto pure i tavoli di scacchi di recente posizionati da noi. Chiedo ufficialmente che oltre ai danni causati alle autovetture vengano ripristinati tutti i luoghi della villa, compresi i tavoli di scacchi».

Sicurezza o scempio ambientale?
Uno degli aspetti centrali della questione riguarda la motivazione dell’abbattimento. Secondo alcune fonti, l’operazione è stata richiesta da gruppi ambientalisti locali, preoccupati per la sicurezza dei pini e la necessità di un piano di riforestazione. «Quella è un'operazione tanto voluta da alcuni cittadini ambientalisti che vogliono la sicurezza degli alberi, ma anche la ripiantagione», ha sottolineato l'assessore.
Fabiano ha confermato che all’abbattimento seguirà la ripiantumazione di nuovi pini, probabilmente dopo l’estate. Tuttavia, rimangono i dubbi sulla gestione degli interventi e sulla mancanza di un confronto con le istituzioni municipali e i residenti.
Mancanza di trasparenza
Un altro nodo critico è l’assenza di comunicazione tra il Dipartimento Tutela Ambiente e le istituzioni locali. Il municipio, infatti, non era stato informato dell’intervento: «A noi il Dipartimento Tutela Ambiente non ci rende né dotti né informati di quello che fanno, tra l'altro io nemmeno sapevo che stessero operando».
Fabiano ha espresso un forte dissenso sul metodo di gestione dell’Ufficio Giardini: «Questo modo di seguire i lavori da parte dell'Ufficio Giardini fa male al lavoro stesso. I cittadini, come sempre, individuano in noi le responsabilità, non capendo che siamo vittime tanto quanto loro. Per me questo modo di procedere è inaccettabile».