- Camilla Palladino
Verdone chiama Gualtieri dopo le polemiche sul degrado di Roma
Nel pomeriggio di martedì 6 agosto Carlo Verdone ha chiamato il sindaco Gualtieri per chiarire quanto detto in un'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano
Prima le critiche, poi la telefonata per chiarire il contenuto dell'intervista rilasciata al Fatto Quotidiano. Nel tardo pomeriggio di martedì 6 agosto l'attore, regista e produttore - nonché icona di romanità - Carlo Verdone ha chiamato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri «per esprimergli tutta la sua stima», fanno sapere fonti del Campidoglio. Argomento principale del colloquio sono state le dichiarazioni fornite al giornale diretto da Marco Travaglio, in cui Verdone metteva in luce il degrado della Capitale.
Dalla sporcizia che attira gabbiani e altri animali ai cantieri che aumentano il traffico in città, fino ad arrivare alla mancanza di bagni pubblici che rendono Roma un orinatoio a cielo aperto. Una situazione che ha portato il noto attore romano a riferire: «Ci penso davvero, due o tre volte a settimana: famme scappà via». Parole che hanno fatto rumore, fino a colpire indirettamente anche il primo cittadino.
Per questo, dopo qualche ora dalla pubblicazione dell'intervista, i due si sono sentiti al telefono. Stando a quanto emerso, Verdone ha assicurato a Gualtieri che le critiche non avevano l'obiettivo di accusare l'amministrazione, ma piuttosto di «sottolineare la portata dei problemi atavici che affliggono Roma da moltissimi anni e le responsabilità di quei romani che non rispettano le regole».
Non solo. Verdone ha anche ribadito le «parole positive per l’impegno profuso da Gualtieri, che aveva già recentemente espresso pubblicamente». Durante la telefonata, cordiale e amichevole, il sindaco si è a sua volta detto consapevole della mole di lavoro necessaria a riportare la Capitale a un livello adeguato di servizi per i cittadini, raccontando ad esempio gli interventi in corso per il decoro. A partire dalla realizzazione di 120 bagni pubblici, in programma proprio per superare la condizione di degrado di quelli attuali, giustamente denunciata dal regista.
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