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Antonello Venditti riceve la Lupa capitolina in Campidoglio: «Make Roma great again» [VIDEO]

  • Edoardo Iacolucci
  • 13 nov 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha consegnato la più alta onorificenza al cantautore romano. Presenti alla cerimonia anche i compagni di scuola del sindaco

Antonello Venditti e Roberto Gualtieri (La Capitale)
Antonello Venditti e Roberto Gualtieri (La Capitale)

«Qui da te, qui davanti a te, Giulio Cesare». Questa volta non si parla dal celebre liceo classico romano, ma dall'aula del Campidoglio in cui il cantautore Antonello Venditti ha ricevuto la Lupa capitolina, la più alta onoreficenza della Capitale. «Roma è sempre bella. Anche con le sue buche, e amiamo anche le buche: ci mettiamo i fiori».


Antonello Venditti: « Make Roma great again»

«Sono onorato ed emozionato per questa Lupa - ha confessato il musicista alla cerimonia -. Questo è tantissimo. Noi romani pensiamo che Roma sia una città odiata, ma invece è amata da tutto il mondo. Vogliamo, make Roma great again».


Al conferimento della Lupa, hanno partecipato anche gli alunni del Giulio Cesare, il liceo frequentato dal cantautore, a cui ha dedicato una delle sue più belle opere.


A rievocare le emozioni regalate da Venditti, il sindaco Gualtieri: «La sua arte non ha bisogno di essere raccontata -, ha commentato Gualtieri - un cantautore e poeta che come pochissimi ha saputo cantare la città, gioie e dolori dei tanti che l'hanno attraversata. La mia generazione in particolare si sente rappresentata da Antonello e dal modo in cui ha unito delle musiche straordinarie a parole proprie della nostra esistenza, con una vena poetica profonda e un impegno tutto suo».

La sua presenza «è importante per il nostro lavoro, ci dà forza e coraggio di andare avanti» ha aggiunto il sindaco, a cui il cantautore ha regalato il suo emblematico cappello panama: «Dove appoggio il mio cappello - ha precisato - è casa mia» .

Antonello Venditti riceve la Lupa capitolina in Campidoglio: «Make Roma great again» [VIDEO]

Il pensiero di Venditti si è diretto verso i concerti di oggi, soprattutto quelli organizzati al Circo Massimo «che è un santuario, ma quello ho vissuto io non sarà mai più vivibile: c’era anche un altro scopo, quello di far arrivare a tutti la musica. Oggi la musica arriva a chi la paga, quindi io vorrei essere ricordato per qualcosa che ancora deve accadere: io ho scritto una legge, sulla musica in Costituzione, la musica popolare, contemporanea, che è la musica leggera. Quando la musica - continua l'autore di "Giulio Cesare" -, avrà la sua dignità di arte in costituzione tante cose cambieranno, perché sennò la musica sarà sempre di altri, avrà i padroni, avrà quelli che ameranno, sarà in mano non certamente all'arte, ma sarà in mano al profitto, che distrugge».


C’è tempo di parlare anche della Roma con Venditti, del momento delicato e della possibilità del ritorno di Claudio Ranieri che per lui è «come un fratello», ma senza sbilanciarsi oltre: «Un momentaccio per la Roma? Tutti i momentacci avranno dei momenti migliori. Non credo che alla Roma manchi romanità, abbiamo vinto cose importanti con Liedholm, Viola non era romano. Tu diventi romano, incarni la romanità anche se sei di Hong Kong, questo il senso della mia canzone "Ho fatto un sogno"».


Gualtieri: «"Notte prima degli esami" è stata la colonna sonora della mia maturità»

A termine dell'evento il sindaco Gualtieri ha ricordato come «Roma Capoccia» sia una delle sue canzoni preferite: «Ma non solo quella, sono della generazione cresciuta con le canzoni di Venditti. “Notte prima degli esami” è stata la colonna sonora della mia maturità: sono cose che rimangono».

E insieme al sindaco oggi, ci sono proprio i compagni di scuola del liceo Visconti. Una sorpresa che ha emozionato il primo cittadino, in una giornata sotto il segno della romanità.


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