Vaticano, Papa Francesco annuncia 21 nuovi cardinali. Uno è un runner
Tra i nuovi cardinali, provenienti da diversi continenti come Asia, Africa, Europa e Americhe, spiccano figure importanti della Chiesa cattolica
Papa Francesco, durante l’Angelus del 6 ottobre 2024, ha sorpreso nuovamente i fedeli con l'annuncio dei nuovi cardinali, seguendo una consuetudine che ha caratterizzato il suo pontificato negli ultimi dodici anni. Il Pontefice ha letto dalla finestra del Palazzo Apostolico la lista dei 21 nuovi cardinali che saranno ufficialmente creati nel Concistoro dell'8 dicembre 2024, in occasione della solennità dell'Immacolata Concezione.
Questa nuova nomina rappresenta un ulteriore passo verso la costruzione di una Chiesa universale, che abbraccia tutte le latitudini. Tra i futuri cardinali figurano nomi provenienti dall'Iran, dall'Indonesia, dal Giappone, dalle Filippine, dalla Costa d'Avorio, dall'Algeria e dall'Italia, dimostrando ancora una volta l'attenzione di Papa Francesco per le periferie del mondo.
Tra i nuovi cardinali italiani spicca monsignor Baldassarre Reina, nominato Vicario di Roma, che succede al cardinale Angelo De Donatis, ora Penitenziere Maggiore. Reina, già vicegerente, sarà il nuovo riferimento spirituale per la diocesi di Roma, rafforzando così il legame tra la sede di Pietro e le Chiese locali sparse nel mondo.
Un altro nome di spicco è quello di monsignor Roberto Repole, arcivescovo di Torino e membro attivo del Sinodo sulla sinodalità, a cui Papa Francesco ha voluto concedere la porpora. Questo segna un ritorno alla tradizione di assegnare il titolo cardinalizio a grandi arcidiocesi italiane.
Tra le altre figure di rilievo vi è padre Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e direttore generale del Borgo Laudato Si’, simbolo del progetto papale sulla sostenibilità ambientale. Da segnalare anche il nunzio Angelo Acerbi, che a 99 anni diventa il cardinale più anziano creato finora da Papa Francesco, ma non elettore.
Con questi 21 nuovi cardinali, Papa Francesco conferma ancora una volta la volontà di rappresentare una Chiesa davvero globale, capace di annunciare l'amore misericordioso di Dio in ogni angolo del mondo.
Il prossimo Concistoro sarà un momento significativo per la Chiesa cattolica, che continua a espandere il suo raggio d’azione a livello mondiale.
Dal Vicario di Roma, ai cardinali di Paesi più lontani, Papa Francesco mira a rendere sempre più visibile l’universalità della Chiesa, rafforzando il legame tra il centro di Roma e le periferie del mondo.
Il cardinale runner: «Chi corre prega due volte»
Fra i 21 nuovi cardinali nominati oggi da Papa Francesco, ce n'è uno particolare. Si chiama Jean-Paul Vesco, domenicano di 62 anni e arcivescovo di Algeri, e anche un maratoneta che condivide l'esperienza sportiva di Athletica Vaticana. Ha un personale sui 42,195 chilometri di 2 ore 52'00" ottenuto nel 1989 alla maratona di New York, esperienza che gli è rimasta impressa, così come quella correndo sulle strade di Roma. «Chi corre prega due volte - spiega il cardinale neo eletto -. Da ragazzo avevo il progetto di fare l'atleta. Da adulto, poi, ho preso altre vie ma la corsa ha fatto di nuovo irruzione nella mia vita e a New York ho ottenuto il mio record personale».
La motivazione nel correre su queste grandi distanze «non è la competizione con gli altri ma è l'ascolto di te stesso - precisa -. La corsa è libertà, perché trasforma qualsiasi percorso, anche urbano, in ampi spazi. Basta indossare le scarpe da corsa perché l'universo interiore ed esteriore superi i propri limiti».
Sant'Agostino dice che cantare è pregare due volte: «Non so cosa avrebbe detto se fosse stato un runner, ma la corsa è per me un luogo di meditazione e speciale disponibilità interiore».
Ora, visto l'impegno cardinalizio, pensa di abbandonare gli impegni su distanze così lunghe, «ma sono felice di condividere l'esperienza di Athletica Vaticana e parteciperò qui, in Algeria, ad alcune gare con la maglietta biancogialla come esperienza di incontro e di dialogo".
Intanto il ricordo va «all'emozione provata nell'accogliere qui in Algeria, a Orano nel 2022, Athletica Vaticana ai Giochi del Mediterraneo, evento nato - conclude - per comunicare attraverso lo sport un messaggio di pace e di dialogo tra religioni e culture».
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