- Camilla Palladino
Urbanistica, Veloccia: "Roma è in fase di trasformazione"
Gli annunci e gli obiettivi del Campidoglio nel corso dell'incontro «Roma e la sua rigenerazione. Politiche urbanistiche per una città più attrattiva, sostenibile e inclusiva» all'Auditorium Parco della Musica
«Quei progetti che nel complesso valgono circa 280 milioni di euro che annunciavo qui due anni fa, oggi sono tutti cantieri. Se due anni fa parlavamo di ripartenza di Roma, oggi siamo dunque nella fase della sua trasformazione». Così Maurizio Veloccia, assessore all'Urbanistica del Campidoglio, nel suo intervento nel corso dell'incontro «Roma e la sua rigenerazione. Politiche urbanistiche per una città più attrattiva, sostenibile e inclusiva» all'Auditorium Parco della Musica. Durante l'evento l'assessore ha rivendicato una stretta collaborazione tra Roma Capitale e le imprese private: «Due anni fa dicemmo che chi voleva investire a Roma era il benvenuto e che avrebbe trovato un'amministrazione attenta. Così è stato».
Lavori in corso
Poi Veloccia ha citato alcuni progetti privati in fase di realizzazione: il Residence Bravetta, l'ex Alitalia, lo studentato in via del Crocifisso accanto alla stazione San Pietro (il cui cantiere sbloccato dopo 20 anni era stato anticipato da La Capitale), il Centro Servizi Prenestino, piazza Navigatori e il cosiddetto Bidet, l'ampliamento del Campus Biomedico nel quadrante di Trigoria, lo sviluppo del Tecnopolo Tiburtino. «Ognuno di questi interventi - ha proseguito l'assessore - supera i 100, talvolta 2-300 milioni di euro. In tanti luoghi anche non centrali stanno ripartendo programmi urbanistici». L'obiettivo finale è dunque rappresentare un'amministrazione che «guidi e non ostacoli le trasformazioni urbane. Questo produce attenzione del mercato e anche nuove proposte che sono giunte».
I progetti in agenda
Nel corso del suo discorso, Veloccia ha fatto anche diversi annunci. A partire dalla dichiarazione, tra pochi giorni, del vincitore della progettazione per l'ex Fiera di Roma e dalla chiusura, in queste ore del progetto di riqualificazione urbana dell'ex deposito Bainsizza, dove arriveranno servizi e piazze, senza aumentare il peso edilizio con nuove case. Poi la presentazione, il prossimo mese, del programma strategico e operativo per il fiume Tevere e quello, entro il Giubileo, per l'area archeologica centrale. L'avvio, tra settembre e ottobre, dei lavori di riqualificazione dei casali di Tor Marancia. E l'attuazione, l'anno prossimo, del progetto per il nuovo museo della scienza di via Guido Reni.
Ma anche il lancio, nelle prossime settimane, di un programma straordinario del dipartimento Urbanistica per le periferie della città: un accordo quadro di 125 milioni di euro per realizzare opere pubbliche primarie e secondarie. E ancora: «Con un lavoro certosino abbiamo recuperato un tesoretto di circa 40 milioni 'abbandonato' da anni nelle pieghe del bilancio, a questi stiamo aggiungendo altri 35 milioni di risorse provenienti dalla ripartenza delle affrancazioni e trasformazioni, che investiremo per il completamento delle opere pubbliche dei piani di zona, continuando il lavoro avviato da Astral».
Ancora due tra gli obiettivi citati dall'assessore: ripartire con le opere delle zone ex abusive rilanciando il ruolo dei consorzi di autorecupero e realizzare fogne, strade, illuminazione pubblica attraverso i fondi delle sanatorie. «Siamo partiti - ha detto - da Osa, un quartiere in cui ancora non c'era l'acqua potabile, proseguiremo a Tragliatella, poi a Cava Pace, San Giuliano e in tanti altri quartieri opereremo direttamente condividendo con consorzi e municipi progetti e opere. Allo stesso tempo approvando i Piani di recupero, a partire dai toponimi. Non solo Fosso San Giuliano e Colli della Valentina, approvati lo scorso anno, ma Podere Zara, Ponte Linari, Cerquette, Casal Monastero, Monte Stallonara, Case Rosse».
La Carta della qualità in Assemblea capitolina
Infine Veloccia ha fatto sapere: «Proprio ieri (martedì 18 giugno, ndr) è stata incardinata in aula la delibera di aggiornamento della Carta per la qualità del Piano regolatore generale, che mancava da 15 anni. La stessa cosa la stiamo facendo con le Norme tecniche del Piano regolatore. Abbiamo una proposta di delibera che affronta in modo equilibrato tante questioni. Ora è il momento di portare in Aula questa riforma».
Un punto su cui è tornato anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: «Il lavoro sulla Carta della qualità si sta per concludere, entro pochi giorni, in Assemblea capitolina. Il lavoro che si sta facendo sulle norme tecniche attuative del Piano regolatore generale è nostro impegno portarlo in aula e concludere l'iter entro l'estate». Ha infine concluso il primo cittadino: «Per colmare il gap infrastrutturale e tecnologico della città servono 100 miliardi. C'è da fare tanto: trasporti, rigenerazione urbana. E bisogna fare 70mila case. Dobbiamo mobilitare anche gli investimenti privati. Il ciclo che possiamo aprire e che abbiamo già in parte aperto ora siamo nelle condizioni di poterlo presentare agli operatori nazionali e internazionali».
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