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Camilla Palladino

Una nuova area residenziale al posto dell'ex Fiera di Roma: ecco come sarà

Il masterplan, intitolato «La città della gioia» è stato sviluppato da Acpv Architects, Arup, Asset e P'Arcnouveau, ed è stato presentato nell'area dell'ex Fiera di Roma nella mattinata di venerdì 6 settembre

Il rendering del progetto vincitore per il restyling dell'ex Fiera di Roma
Il rendering del progetto vincitore per il restyling dell'ex Fiera di Roma

Ci saranno 13 palazzine di circa sei piani, un edificio poco più alto e al centro una maxi area verde. Sono questi gli elementi principali del progetto vincitore (selezionato tra 41 proposte progettuali) per la riqualificazione della zona che circonda dell'ex Fiera di Roma, dismessa da decenni. Il masterplan, intitolato «La città della gioia» è stato sviluppato da Acpv Architects, Arup, Asset e P'Arcnouveau, ed è stato presentato nella mattinata di venerdì 6 settembre alla presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dell'assessore capitolino all'Urbanistica Maurizio Veloccia, del presidente dell'VIII municipio Amedeo Ciaccheri e della presidente di giuria del concorso Guendalina Salimei.


Il cronoprogramma per il restyling dell'ex Fiera

Prima di iniziare le costruzioni, tuttavia, vanno demoliti i manufatti esistenti: questo step è previsto per i primi mesi dell'anno prossimo. A quel punto, nel 2026, potrà essere posata la prima pietra del nuovo masterplan. L'obiettivo è effettuare il restyling in ottica sostenibile, per questo nello studio è specificato che il 50 per cento verrà destinato a verde e servizi, aumentando così la permeabilità del suolo di circa la metà dell'area totale (3,9 ettari). L'area sarà inoltre totalmente pedonale al suo interno e avrà a disposizione nuove piazze. Nascerà la piazza del Sole a nord, su viale di Tor Marancia, e la piazza degli Eventi a sud, su via dei Georgofili. Infine è al vaglio degli esperti, in collaborazione con l'università di Roma Tre, un vero e proprio hub della conoscenza e della crescita consapevole all'interno dell'area: un punto di riferimento per i giovani, ma non solo.


Gualtieri: «Sbloccata una ferita urbana profonda»

«Abbiamo sbloccato finalmente una ferita urbana profonda, quella dell'ex Fiera, che costituisce una delle tante incompiute della città. E lo abbiamo fatto con tempi adeguati», ha detto Gualtieri, aggiungendo: «Credo che ora riusciremo a partire rapidamente con le demolizioni, per passare alla predisposizione progettuale più granulare e analitica e poi aprire i cantieri veri e propri». Esulta Veloccia: «Questo è un quadrante in profonda trasformazione: dal parco di Tor Marancia, dove tra qualche giorno inaugureremo una nuova area, a piazza dei Navigatori. C'è poi la riqualificazione del cosiddetto bidet di Giustiniano Imperatore che diventerà un hotel e all'Eur Cassa depositi e prestiti sta trasformando le Torri di Ligini. Inoltre abbiamo a "bollire in pentola" l'area della Montagnola dell'Ama. Anche lì vogliamo realizzare un progetto di riqualificazione urbana».


Ciaccheri:  «Progetto di sostenibilità ambientale realistica e non solo evocata»

Si è mostrato orgoglioso del progetto anche il minisindaco del territorio: «Non solo non aumenteremo le cubature - ha detto Ciaccheri - ma anzi questo progetto restituisce l'idea che si può liberare spazio, con sostenibilità ambientale realistica e non solo evocata. Se questa trasformazione si è trascinata per tanto tempo è anche perché si è fatta una battaglia di vent'anni per minimizzare l'impatto ecologico in modo forse ante litteram rispetto all'attuale sensibilità. Nel lavoro di alta qualità per questo progetto c'è stato un input fondamentale del sindaco per liberare più suolo possibile. Ora l'area è completamente pavimentata mentre in futuro ci sarà molto verde. L'opera sarà strategica e la proprietà ha colto le aspettative del territorio di questa area».

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