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  • Redazione La Capitale

Un centro per senza dimora nella villa storica dei Parioli

Aggiornamento: 23 mag

Con i fondi del Pnrr appartamenti e stazione di posta all’interno di Villa Glori


Villa storica dei Parioli
Villa Glori. Credit: Turismo Roma

Entro il 2026 aprirà un centro per l’accoglienza dei senza dimora nel cuore di Villa Glori, tra Parioli e Villaggio Olimpico. Sarà finanziato con fondi del Pnrr, gestiti dal dipartimento politiche sociali di Roma Capitale e permetterà l’apertura di una stazione di posta e di alloggi per una permanenza temporanea.

 

Il progetto

È stato approvato in giunta capitolina il 16 aprile e rientra nell’elenco degli interventi per fornire un tetto temporaneo e una serie di servizi basici a chi non ha una casa, oltre alla distribuzione di pasti. 

L’investimento previsto è di 833.181,24 euro. Una parte di questi soldi, poco meno di 70mila euro, sono stati spesi per la progettazione

 

L’immobile

Uno spazio, di proprietà comunale e gestito dalla Caritas per attività sociali, è composto da un unico piano e necessita di un’importante opera di adeguamento: allacci idrici e fognari, nuova copertura del tetto, adeguamento statico e l’acquisto di tutti i mobili e l’arredamento interno. L’immobile fa parte di un complesso di tre case-famiglia dove da anni la Caritas accoglie persone affette da HIV. Ma da tempo le aspettative di vita e le condizioni di chi ha contratto il virus sono nettamente migliorate. Per questo motivo è nata la possibilità di ampliare i servizi sociali offerti. 

 

Dimora per i senza fissa dimori in convalescenza 

"Dopo la ristrutturazione con fondi Pnrr di un immobile e con fondi nostri di un altro - spiegano da Caritas - avremo, oltre alla stazione di posta, anche un ricovero per i senza dimora che sono stati appena dimessi dall'ospedale e hanno bisogno di un periodo di convalescenza".

Saranno dieci i posti letto previsti, oltre ad un posto letto per l’operatore sanitario di turno e il servizio di medicheria. 

 

Una volta che la gara sarà affidata, i lavori dovrebbero durare tra i nove e i dieci mesi e in ogni caso si concluderanno entro i tempi dettati dal Pnrr, ovvero metà 2026.

 



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