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Ultima Generazione, respinta la sorveglianza speciale per Giacomo Baggio: «Vittoria per società e democrazia»

Edoardo Iacolucci

Aggiornamento: 24 ott 2024

Il tribunale di Roma ha rigettato la richiesta di sorveglianza speciale per Giacomo Baggio, confermando dunque l'assenza di «pericolosità sociale» a seguito delle sue azioni di protesta nonviolenta. Si tratta della terza decisione simile, dopo i casi di Simone Ficicchia e Laura Zorzini.

Giacomo Baggio Zilio all'uscita del tribunale di piazzale Clodio
Giacomo Baggio Zilio all'uscita del tribunale di piazzale Clodio (Ug)

«Proprio nei giorni in cui il governo ha attaccato duramente la Magistratura, è arrivata la sentenza con cui il tribunale di Roma lunedì 21 ottobre, ha rigettato sorveglianza speciale per Giacomo Baggio, consulente legale e membro di Ultima Generazione, a seguito del processo svoltosi il 14 ottobre». Lo spiegano direttamente gli ambientalisti.


La decisione del tribunale

Il tribunale di Roma ha rigettato la richiesta di sorveglianza speciale per Giacomo Baggio, confermando dunque l'assenza di «pericolosità sociale» a seguito delle sue azioni di protesta nonviolenta. Questa decisione rappresenta una sconfitta per il governo, che tenta di equiparare la disobbedienza civile a crimini, e un successo per la libertà di espressione e il diritto alla protesta pacifica: «Il Tribunale ritiene che nel caso in esame manchino quegli elementi di fatto su cui deve necessariamente fondarsi il giudizio di pericolosità sociale» Secondo i magistrati è «evidente che le condotte di Baggio sono espressione di appartenenza ad un movimento che persegue l’ideale di contrastare il disastro ambientale cercando di indurre il Governo ad adottare provvedimenti utili a tal fine».


Si tratta della terza decisione simile, dopo i casi di Simone Ficicchia e Laura Zorzini: «Questa è la terza volta - commentano i membri di Ultima Generazione -, che un’analoga richiesta per persone che compiono azioni di disobbedienza civile, come Simone Ficicchia di Ultima Generazione e Laura Zorzini di Ribellione Animale, che viene rigettata da un tribunale. A dimostrazione - puntualizzano -, ancora una volta che la protesta nonviolenta non è un reato».


«La decisione del tribunale di Roma - ha commentato direttamente Giacomo Zilio all'uscita del tribunale -, rappresenta una vittoria importante per la nostra società e la democrazia. Il tribunale conferma che non possiamo essere considerati pericolosi per le azioni di protesta che mettiamo in atto. Il riconoscimento del legittimo diritto alla protesta nonviolenta sottolinea l'importanza della libertà di espressione in una società in cui il governo, con le nuove misure previste dal dll sicurezza, - precisa il legale e ambientalista -, cerca di sopprimere. Questa è l'ulteriore dimostrazione di quanto infondate siano le misure che questo Governo prova a portare avanti».


Fondo Riparazione, la richiesta di Ultima Generazione

Ultima Generazione chiede la creazione di un Fondo Riparazione annuale, finanziato tramite la riduzione dei Sussidi Ambientalmente Dannosi e degli extra-profitti delle compagnie fossili.


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