Ultima Generazione incontra i parlamentari a Roma sul tema dello spreco alimentare
- Redazione La Capitale
- 11 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Gli incontri si inseriscono nel contesto della campagna «Il Giusto Prezzo», che mira a promuovere un sistema alimentare più equo, sostenibile e accessibile

Il movimento ambientalista Ultima Generazione apre un dialogo con parlamentari di maggioranza e opposizione per contrastare lo spreco alimentare, grazie alla risonanza ottenuta attraverso recenti iniziative di disobbedienza civile nonviolenta. Gli incontri si inseriscono nel contesto della campagna «Il Giusto Prezzo», che mira a promuovere un sistema alimentare più equo, sostenibile e accessibile.
Dal dissenso alla proposta
Le azioni simboliche promosse dal movimento hanno portato all’attenzione pubblica le criticità del sistema agroalimentare, tra cui lo sfruttamento della manodopera, i margini di guadagno sbilanciati e gli impatti ambientali negativi.
«La disobbedienza civile - spiega Maria Letizia, portavoce di Ultima Generazione - serve a rompere il silenzio e spingere la politica all’ascolto».
Una risoluzione per fermare lo spreco alimentare
Un risultato è arrivato grazie alla presentazione della risoluzion a firma del deputato Alessandro Caramiello (M5s), attualmente al vaglio della Commissione Agricoltura.
Il documento propone una serie di misure volte a ridurre drasticamente lo spreco alimentare in Italia, tra cui il divieto di distruzione delle eccedenze alimentari commestibili, la riduzione dello spreco del 50 per cento entro il 2030, attivazione di campagne educative su scala nazionale, finanziamenti per infrastrutture locali dedicate alla redistribuzione, sanzioni per produttori, distributori e ristoratori inadempienti, misure contro l’obsolescenza programmata, promozione della trasparenza nella filiera e negli imballaggi e infine il miglioramento della gestione delle risorse nella catena produttiva
Un problema che supera gli schieramenti politici
«Non ci interessa con chi parliamo, ma che si agisca subito» spiega Giulio, uno degli attivisti del movimento. Per Ultima Generazione, la crisi climatica e quella sociale sono strettamente collegate, e richiedono interventi coraggiosi al di là delle ideologie.
Spreco alimentare, per Ultima Generazione un’emergenza strutturale
L’Italia è il terzo Paese europeo per quantità di cibo sprecato. Tra le principali cause vi sono la sovrapproduzione e l’eliminazione di prodotti perfettamente commestibili ma non conformi agli standard estetici della grande distribuzione. Per Ultima Generazione è indispensabile un cambio culturale e normativo che consenta anche la vendita di alimenti non “perfetti” dal punto di vista estetico.
Le richieste del movimento
Tra le priorità evidenziate da Ultima Generazione la protezione dei raccolti: favorire una transizione agricola verso modelli resilienti ai cambiamenti climatici, per garantire la sicurezza alimentare equità nei prezzi: garantire un giusto compenso ai produttori e contenere i prezzi al consumo, e la responsabilità dei grandi attori economici, quindi finanziare la transizione ecologica attraverso gli extraprofitti delle multinazionali, della grande distribuzione e dell’industria fossile, anziché ricorrere alla fiscalità ordinaria.
Prossimi passi e mobilitazioni
Pur riconoscendo l’importanza del dialogo istituzionale, Ultima Generazione continuerà con azioni nonviolente fino a ottenere risultati concreti. “Il tempo delle parole è finito”, ribadiscono dal movimento.