Ultima Generazione con scarti di verdura al ministero dell'Agricoltura: protesta contro la crisi agricola [VIDEO]
- Edoardo Iacolucci
- 2 apr
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Attivisti denunciano: «Il governo Meloni ignora gli agricoltori, schiacciati da crisi climatica e speculazione»

Questa mattina, sette attivisti del movimento Ultima Generazione, aderenti alla campagna Il Giusto Prezzo, hanno inscenato una protesta simbolica davanti al Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste. Il gesto – lasciare scarti di verdura all’ingresso del palazzo – vuole denunciare lo stato di abbandono in cui versano gli agricoltori italiani, vittime della crisi climatica e dell’assenza di politiche di sostegno efficaci.
Con striscioni che recitavano «Ultima Generazione» e «Giusto Prezzo», gli attivisti hanno lanciato un messaggio chiaro al governo: l’agricoltura italiana è al collasso, e le promesse non bastano più.
Agricoltura italiana in crisi: «Una macchina da business senza legame col territorio»
Secondo Ultima Generazione, l’attuale modello agricolo promosso dal governo ha completamente perso il suo legame con il territorio e con i bisogni reali della popolazione. L’agricoltura è ormai ridotta a una logica industriale orientata all’export, in cui dominano le grandi filiere e gli interessi dei mercati globali.
Gli attivisti denunciano una politica agricola incoerente: da un lato si parla di sovranità alimentare e di sostenibilità, dall’altro si incentivano monocolture intensive e produzioni finalizzate esclusivamente alla grande distribuzione internazionale. Esempi emblematici sono i noccioleti per la Nutella, i vigneti per il prosecco e il grano per la pasta fatto con materie prime importate.
Le parole di Federica, 18 anni: «Mi insegnano che lo Stato protegge i cittadini, ma è un inganno»
Durante la protesta, Federica, studentessa di 18 anni, ha dichiarato:
«Ogni giorno a scuola mi insegnano che il governo dovrebbe proteggere i cittadini, ma è un inganno. Il prezzo del cibo schizza alle stelle e la crisi climatica distrugge i raccolti. Gli agricoltori sono in ginocchio, ma il governo resta a guardare. Parlano tanto, ma agiscono poco».
Il suo intervento ha sottolineato l’assenza di una visione politica chiara per il futuro delle giovani generazioni e per la sopravvivenza dell’agricoltura locale.
Cambiamento climatico e abbandono politico: una doppia minaccia per gli agricoltori
La denuncia degli attivisti non si limita alla speculazione economica: viene evidenziato anche il ruolo distruttivo della crisi climatica. Le siccità, grandinate e alluvioni rendono impossibile pianificare le stagioni agricole e compromettono interi raccolti.
L’“inflazione climatica” sta facendo aumentare i costi di produzione, mentre i guadagni degli agricoltori si riducono drasticamente. Eppure, il governo Meloni e il ministro Lollobrigida continuano a offrire una narrazione eroica e nostalgica del contadino italiano, senza però garantire strumenti concreti per affrontare le sfide reali.
Ultima Generazione: «Fermiamo la farsa dell’agricoltura sovranista»
Con questa protesta, Ultima Generazione lancia un appello a tutta la cittadinanza:
«Serve un’agricoltura che garantisca qualità, giustizia economica e sostenibilità. Bisogna sottrarre il settore agricolo alle logiche di mercato e restituirgli dignità, legame con la terra e accessibilità per tutti».
Il movimento chiede una riforma strutturale della politica agricola italiana, che metta al centro i piccoli produttori, la diversità agricola, il lavoro dignitoso e l’autodeterminazione dei territori.