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  • Edoardo Iacolucci

"Ukraine is calling", l'ambulanza mitragliata da Kharkiv a Roma: "Simbolo dei crimini di guerra"

Esposta ai Fori Imperiali l'ambulanza mitragliata nella regione di Kharkiv. L'obiettivo è quello di raccogliere i fondi per comprarne altre per il fronte

"Ukraine is calling": l'ambulanza mitragliata a Kharkiv ai Fori imperiali:
Oles Horodetskyy, presidente dell'Associazione cristiana degli ucraini in Italia (La Capitale)

«Potete osservare i buchi, potete toccare: è una sensazione che tutti devono provare» spiega emozionata la giovane Marina Reshetar, volontaria dell'Associazione cristiana degli ucraini in Italia. E a toccarli quei fori di metallo freddo senza più la vernice bianca della carrozzria viene una strana, turbante, quanto commovente sensazione. Ma in qualche buco qualcuno ha messo un fiore.


Ai Fori Imperiali, precisamente all'altezza di via Alessandrina, dal 2 al 7 settembre è esposta un'ambulanza dalla zona di guerra russo-ucraina di Kharkiv.

marina
Marina Reshetar

Il mezzo di soccorso ucraino sta facendo un particolare tour europeo con la campagna «Ukraine is calling» lanciata dall'organizzazione no profit LUkraine, con sede in Lussemburgo.


«L'obiettivo - spiega Marina -, è raccogliere i fondi per comprare 112 ambulanze e camion dei pompieri per le zone in guerra al fronte. Siamo molto felici, che siamo riusciti ad attuare questo progetto, a traspostare questa ambulanza e ci abbiano ascoltato sia romani, che turisti».


La storia dell'ambulanza ucraina: “Simbolo dei crimini di guerra"

"Ukraine is calling": l'ambulanza mitragliata a Kharkiv ai Fori imperiali:

A settembre 2022, mentre prestava soccorso a un civile ferito in un bombardamento nel villaggio di Staryi Saltiv, regione di Kharkiv, l'ambulanza è stata colpita dai russi da circa 300 proiettili. In quel momento il personale di soccorso non ha avuto neppure il tempo di caricare il ferito sull'ambulanza. Trenta secondi dopo il loro arrivo, una bomba l'ha distrutta, co i vetri completamente esplosi .

«È un progetto di sensibilizzazione verso i crimini di guerra che vengono in Ucraina da parte dell'esercito russo - spiega Marina -, e poi di raccolta fondi perché il secondo obiettivo è trovare e raccogliere soldi per nuove ambulanze e camion dei pompieri. L'ambulanza ora non è funzionante però adesso - conclude - è un simbolo dei crimini di guerra».


Oles Horodetskyy: "Con il male non si tratta"

Oles Horodetskyy, presidente dell'Associazione cristiana degli ucraini in Italia (La Capitale)
Oles Horodetskyy

«È importante esporre questa ambulanza in diverse città europee dove per molti la guerra continua ad essere vista e percepita come una fiction televisiva - commenta un parroco invitato al microfono, davanti l'ambulanza forata -, ma è realtà per gli ucraini: una realtà da oltre due anni e mezzo».


«Sarebbe utile vedere da vicino questo crimine russo anche per finti pacifisti e coloro che sostengono che bisogna trattare con Putin -  - ha aggiunto Oles Horodetskyy, presidente dell'Associazione cristiana degli ucraini in Italia, uno degli organizzatori dell'evento, insieme con "Liberi, Oltre le illusioni", "Comitato Ventotene"  Horodetskyy -. Con il male non si tratta. Il male deve essere fermato e neutralizzato. Faccio appello al Governo Meloni e al Parlamento: venite a vedere e toccare con le proprie mani i fori dei proiettili russi su un mezzo civile salva vite. Forse questo vi aiuterà a prendere la decisione giusta e sarà permesso all'Ucraina di colpire gli aeroporti russi da dove partono i portatori di morte. Non è la guerra alla Russia, come dice qualcuno - precisa -, ma la guerra al terrore in difesa degli innocenti».


Filippo Sensi (Pd): "Mi vergono come politico della dimenticanza della guerra”

Senatore Pd, Filippo Sensi
Senatore (Pd), Filippo Sensi

E dal Parlamento qui ai Fori Imperiali è arrivato il senatore Pd Filippo Sensi: «Il rischio più insidioso non solo è che si possa pensare che tutto quello non è reale. È come se questa ambulanza continuasse a fare il suo lavoro a portare aiuto. Perché purtroppo ancora bisogna vedere per crede. Il pericolo più insidioso che è quello di dimenticare di nascondere quello che sta succedendo in Ucraina.


Io come politico - conclude - mi vergogno della dimenticanza, dell'oblio dell'indifferenza che la politica continua ad attribuire alla aggressione di Putin contro l'Ucraina».

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