Morto il pilota Luca Persiani, è precipitato con il fuoristrada per 600 metri
Aggiornamento: 21 ago
Si è salvata la 27enne che era in macchina con lui. Complicato il recupero del corpo per via delle condizioni climatiche
Una tragedia in provincia de L'Aquila. Il pilota romano di formila 3000 Luca Persiani è morto a 40 anni, durante un'escursione sul monte Genzana, nel sentiero montano che collega la strada di Frattura, frazione di Scanno al Piano delle Cinquemiglia in direzione Roccaraso.
Dopo essersi ribaltato con il fuoristrada, è precipitato poi per 600 metri. Il drammatico incidente stradale è avvenuto nella notte tra lunedì e martedì.
L'incidente
Luca Persiani in macchina era in compagnia di sua amica, una ragazza 27enne quando avrebbe perso il controllo della Jeep ribaltandosi su un lato.
Quindi avrebbe fatto scendere la ragazza, e tentato un manovra per rientrare nel sentiero, ma il fuoristrada avrebbe perso aderenza con il sentiero ed è precipitato in un burrone.
Sulla dinamica indagano i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, intervenuti sul luogo della tragedia insieme al 118, ai vigili del fuoco di Sulmona e ai volontari del soccorso alpino e speleologico.
La giovane 27enne, anche lei di Albano Laziale, è stata portato all'ospedale di Sulmona in stato di choc. Le condizioni climatiche hanno complicato il recupero del corpo dell'uomo e del veicolo, costringendo i soccorritori a lavorare per diverse ore. Il pilota avrebbe dovuto tornare martedì negli Usa dove viveva.
La carriera da pilota di Luca Persiani
Luca Persiani era nato l'11 aprile 1984 ad Albano Laziale, provincia di Roma. Aveva gareggiato su alcune tra le auto più veloci al mondo, in molte competizioni, tra cui Formula 3000, Formula Master ed Eurocup Formula Renault 2.0. Dopo aver acquisito anche esperienze della categoria «Gran turismo», aveva preparato i giovani dell'Academy russa smp, e da 15 anni si dedicava alla formazione di nuovi piloti. Era il coach di Iron Lynx, (scuderia automobilistica italiana, fondata nel 2017 a Cesena) e formava anche piloti «gentleman» (non professionisti) nel «Challenge Ferrari» e nel «Lamborghini super trofeo». Dopo il trasferimento negli Usa, dove ha vissuto per un periodo, tornato in Italia, ha fatto parte, infatti della Ferrari driver academy.
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