Turismo, lavoratori in sciopero per il Ccnl. Onorato: «La crescita deve riguardare anche le buste paga»
A sei anni dalla scadenza del Contratto collettivo nazionale, dopo anni di trattative, sul rinnovo ancora nulla
Il settore del turismo ha bisogno di un nuovo contratto. Lo sciopero di oggi, giovedì 12 settembre, ha portato in piazza le lavoratrici e i lavoratori del turismo di tutto il Lazio, impiegati nelle aziende aderenti a Confindustria. La manifestazione è stata proclamata dai sindacati di categoria: la mobilitazione sotto la sede di Confindustria, in piazza Gandhi angolo viale dell'Astronomia, è stata indetta da Filcams e Uiltucs, nell'ambito delle manifestazioni nazionali per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale turismo Confindustria.
Turismo, Onorato: «Crescita anche in busta paga»
A sei anni dalla scadenza del contratto collettivo nazionale, dopo anni di trattative, sul rinnovo ancora nulla. Questo ha ripercussioni su 8mila lavoratrici e lavoratori, compresi gli stagionali, che nel Lazio subiscono il taglio dei diritti acquisiti e vedono peggiorare le loro condizioni di lavoro senza nemmeno il minimo aumento dei salari.
Durante lo sciopero ha preso la parola Alessandro Onorato, Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi di Roma Capitale: «La grande crescita turistica che Roma sta vivendo deve generare ricadute economiche, oltre che per gli imprenditori, anche per le buste paga dei lavoratori. Il turismo è un asset fondamentale per l'Italia e per Roma ed è il settore che ha trainato la crescita economica del Lazio nel 2023. Ci auguriamo che i contratti in questione possano essere adeguati quanto prima».
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