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Tumore al cervello, al Cnr di Roma scoperta la combinazione che potrebbe facilitare le cure

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 28 ott 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Un mix di due nolecole naturali: Curcumina e Polidatina

Sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche Roma
Sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche Roma

È stata scoperta una combinazione di due molecole naturali, la curcumina e la polidatina, che potrebbe rendere la chemioterapia contro il tumore al cervello più efficace. La curcumina è un composto estratto dalla curcuma, mentre la polidatina si trova nella radice del Poligono del Giappone, una pianta utilizzata nella medicina tradizionale orientale.


Un innovativo mix sviluppato da un team di ricercatori guidato dall’Istituto di Farmacologia Traslazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma (Cnr).


Cnr, Collaborazione e pubblicazione dei risultati

I risultati dello studio, pubblicato sulla rivista International Journal of Molecular Sciences, sono frutto di una collaborazione tra il Cnr, l’Istituto Superiore di Sanità e la Fondazione Associazione per la Ricerca sulle Terapie Oncologiche Integrative (Artoi). Attualmente i risultati sono stati ottenuti in laboratorio e necessitano di ulteriori conferme su modelli animali prima di poter essere testati sull’uomo.


Focus sul Glioblastoma: Un tumore cerebrale aggressivo

Il team di ricerca, coordinato da Annalucia Serafino ed Ewa Krystyna Krasnowska, si è concentrato in particolare sul glioblastoma, il tumore cerebrale più comune e pericoloso. Il glioblastoma è noto per la sua elevata aggressività e per la tendenza a sviluppare resistenza alle terapie nel tempo. Per affrontare questo problema, i ricercatori hanno studiato le potenzialità delle molecole naturali per supportare e migliorare l’efficacia delle cure convenzionali.


Nuova speranza nella lotta contro la resistenza alle cure

Giampiero Ravagnan
Giampiero Ravagnan

«Abbiamo dimostrato che trattando preventivamente le cellule tumorali con curcumina e polidatina, aumenta l'efficacia del trattamento con Temozolomide, un farmaco chemioterapico molto utilizzato. Questo approccio potrebbe rendere sensibili alle terapie anche le cellule diventate resistenti», spiega Giampietro Ravagnan dell’Ift-Cnr, tra gli autori dello studio.


I risultati ottenuti in laboratorio offrono una base promettente per future ricerche che potrebbero supportare e integrare le terapie convenzionali contro il glioblastoma, aprendo nuove prospettive per trattamenti più efficaci contro uno dei tumori cerebrali più complessi da affrontare.


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