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Treni, ancora ritardi: problemi sulla Roma-Firenze e caos per i pendolari

Redazione La Capitale

Un nuovo guasto tecnico rallenta la circolazione, aggiungendosi ai problemi di ieri che hanno paralizzato la rete ferroviaria

Ritardi treni (La Capitale)
Ritardi treni (La Capitale)

Oggi, mercoledì 15 gennaio, a partire dalle 7.45, la linea ad alta velocità Roma - Firenze è stata paralizzata a causa di un inconveniente tecnico che ha interessato la tratta in prossimità di Arezzo, in direzione Firenze. La situazione ha causato rallentamenti e disagi per i viaggiatori. Rfi ha prontamente avvisato sul proprio sito, spiegando che «è in corso l'intervento dei nostri tecnici» per risolvere il problema.


Alle 9.35, sempre Rfi, ha comunicato che il problema era stato risolto, con la circolazione che stava tornando alla normalità. Tuttavia, per i treni in transito, è stato necessario un instradamento sulla linea convenzionale tra Chiusi e Arezzo, con un significativo aumento dei tempi di percorrenza, che hanno raggiunto anche i 70 minuti di ritardo. Questo ha comportato una nuova giornata di disagi per i pendolari e per chi viaggiava lungo la Roma-Firenze, già segnata dai disservizi di ieri.


La giornata di ieri

Quello di oggi non è stato un caso isolato. Ieri, infatti, i viaggiatori avevano già vissuto una giornata di caos. I guasti alla rete ferroviaria sono cominciati intorno alle 10, con un problema tecnico che ha colpito la tratta tra Valdarno e Arezzo, sulla linea Roma-Firenze, causando rallentamenti e disagi per i passeggeri. La situazione è peggiorata nel pomeriggio, con un guasto alla linea elettrica all'altezza di Terontola che ha aggiunto ulteriori ritardi.

Alle 18 di martedì 14 gennaio, un nuovo allarme è stato lanciato quando la circolazione ferroviaria è stata sospesa alla stazione Termini, per motivi non inizialmente chiari. In seguito si è appreso che il problema riguardava una cabina elettrica nei pressi della stazione, costringendo i treni a fermarsi a Tiburtina. Un'interruzione che ha contribuito a mandare ulteriormente in tilt l'intero sistema ferroviario.


Proteste e polemiche politiche

Con l'aggravarsi della situazione e l'aumento dei disagi, le proteste dei passeggeri si sono intensificate, generando anche un'onda di indignazione politica. Il caos sulle ferrovie italiane ha coinvolto il ministero dei Trasporti, con il leader della Lega, Matteo Salvini, che non ha tardato a esprimere il proprio disappunto. Ma a placare gli animi, almeno in parte, è arrivata la dichiarazione di Stefano Donnarumma, amministratore delegato di FS, che ha cercato di ridimensionare la portata dei disagi: «Il disagio di un migliaio di persone non può essere raccontato come disastro», ha affermato, tentando di attenuare la critica e difendere il sistema ferroviario.

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