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Edoardo Iacolucci

Trastevere, residenti in piazza contro il degrado: «Non siamo fantasmi. Arriveremo in Campidoglio»

Aggiornamento: 22 nov

 È il secondo sit-in della Rete Associazioni Città Vivibile per attirare l'attenzione delle istituzioni sui problemi che vivono i residenti del Centro: «Malamovida, proliferare incontrollato dei dehors, emissione sonore dei locali, sicurezza, iperturismo»

Sit-in contro degrado e movida a piazza Santa Maria in Trastevere
Sit-in contro degrado e movida incontrollata a piazza Santa Maria in Trastevere

«Siamo residenti non fantasmi». «No invasione dei tavolini restituiteci il suolo pubblico». «Vogliamo più controlli». Sono tre dei tanti striscioni che i residenti del Centro storico hanno esposto stasera in piazza Santa Maria in Trastevere, durante il secondo sit-in - dopo quello di Campo de' Fiori - della Rete Associazioni Città Vivibile (Racv) per attirare l'attenzione delle istituzioni sui problemi che vivono i residenti del Centro storico: «Malamovida, proliferare incontrollato dei dehors, emissione sonore dei locali, sicurezza, iperturismo sono tutti mali che stanno rendendo impossibile la vita dei cittadini romani». Una protesta contro un « governo intende smantellare il sistema di tutela dei beni storico-artistici per favorire un’ulteriore invasione dei dehors nelle città d’arte».


Simonetta Marcellini
Simonetta Marcellini, Emergenza Trastevere

I residenti: «Esistono regole ma non sono rispettate»

Alle ore 18.30 in piazza sono un centinaio manifestanti. Simonetta Marcellini del comitato Emergenza Trastevere è tra le organizzatrici. Risse, ubriachi, vespasiani improvvisati, americani dell'università John Cabot, iperturismo, tra i tanti temi che affronta, sopra a tutti, quello del controllo e del rispetto delle regole: «Viviamo solo con tavolini e locali. Tutto in realtà è regolamentato dall’ Amministrazione, ma non si è mai rispettato. L'unica cosa che funziona - puntualizza -, è per assurdo la spazzatura: abbiamo strade decenti». Ma sulla sicurezza avverte: «La polizia dopo mezzanotte torna a casa come cenerentola».


I problemi che elenca Simonetta Marcellini, sono gli stessi che i residenti raccontano e condividono, con applausi e fischietti: abitanti che vanno via, b&b che ne prendono il posto, la mancanza di un negozio di prossimità «non c’è un fabbro, un un elettricista: solo somministrazione, solo mini-market. Solo in piazza San Cosimato - racconta -, ce ne sono 8. Le licenze dovrebbero essere bloccate dal 2010: non avrebbero dovuto più aprire locali come bar e ristoranti, e invece...».


«Non siamo contro i ristoranti»

«Non siamo assolutamente contro i ristoranti. Io sono nata qui, tra trattorie e osterie - precisa Simonetta-. Ma serve la regolamentazione...». «Anche a tutela dei ristoranti e dei locali che la rispettano - interviene un altro manifestante che vive qui a Trastevere-. Perché poi non è corretto che il ristorante che rispetta la legge si vede davanti quello che ha il doppio, il triplo dei tavolini».

Sit-in contro degrado e movida a piazza Santa Maria in Trastevere

Inoltre, sul tema della sicurezza «c'è un rimbalzo continuo di responsabilità tra vigili polizia e carabinieri - sottolinea Rita Brizzi di Vivere Trastevere -. Il problema è coordinare la forze dell’ordine. Ad esempio a piazza Trilussa nel weekend si svolge "l’ira di dio". Quello che ci rispondono - racconta la residente del rione più grande della Capitale -, è che non è possibile che i vigili intervengano per mancanza competenza». La richiesta è «che si creino gruppi interforze».


C'è modo di trattare anche delle politiche delle amministrazioni: «Il puntare sull'economia da turismo non produce Pil significativo. Che Roma viva solo di turismo - continua Rita - è un modo di pensare destinato a fallire: il centro di Roma viene abbandonato. Ma non solo anche altre zone come prati ha perso il 10 per cento degli abitanti».


«In centro non vivono più i giovani»

Anche lei oltre a lamentare mancanza di negozi di prossimità e svuotamento dei quartieri da parte dei propri abitanti, punta il dito contro il caro-affitti: «I giovani non possono più venire a vivere questi quartieri e mancando i giovani manca scambio culturale, intersociale».

Nonostante da più voci si comprenda come il I municipio sia attento a queste tematiche «rimane un problema dell'applicazione delle sanzioni: un rimbalzo di responsabilità che non possiamo accettare». Concorda con Rita, Nicola, residente 60enne del rione Monti, rammmaricato per una città che «sta diventando un luna park. Una città senza cittadini e residenti perde la propria anima».


«Vogliamo che amministrazione apra in tavolo coi cittadini non solo con gli esercenti - spiega un altro residente del Centro, Nicola Tomassi -. Per i tavolini sembra che non ci siano limiti. Basterebbe applicare il codice della strada...Ma non vengono applicate le norme - precisa e continua -. I rumori sono un problema gravissimo e sottostimato: non si riesce a stare dentro casa propria con un minimo di benessere».


«Prendono il treno arrivano Trastevere e vanno via all'alba»

giorgio carra
Giorgio Carra, residente a Trastevere

Giorgio Carra, giornalista ed ex consigliere del I municipio, 40 anni spiega come ormai bisogna sperare nell’antidoto della pioggia per cacciare «tutti i brutti soggetti che arrivano in questo rione. Se denunci ai carabinieri, anche se sono gentili - precisa Giorgio Carra-, le risposte ti lasciano basito: ci sono masse di gente che prendere il treno da altre città del Lazio per sballarsi a Trastevere e prendere il treno all’alba il giorno dopo. Questo rione è un posto franco: se qualche residente si affaccia alla finestra gli si sputa addosso...All'interno della parola decoro - precisa Giorgio - c'è anche la parola silenzio».


Le scritte vandaliche a Trastevere

Tornando alle forze dell'ordine e al tema delle postazioni fisse: «Anche laddove ci sono postazioni fisse tipo questa piazza o tipo Sant'Egidio, il problema scritte vandaliche c'è lo stesso. Perché? Perché si chiudono gli occhi, guardate là, giratevi, a fianco ha una basilica giubilare, siamo pieni di scritte. Vorrei capire perché questo tema non c'è mai nei dialoghi, nelle dichiarazioni di chi amministra.Evidentemente di questi temi non gliene frega niente a nessuno».


Simonetta Marcellini conclude il sit-in, ma non cede un passo: «Alla fine ci ritroveremo al Campidoglio ma in modo serio - avverte -. E anche la notte, a farci cacciare via dalla polizia».


La legge al centro delle polemiche

sit-in trastevere

Al centro delle polemiche c'è infatti l’articolo 23 del disegno di legge sulla «Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023», a firma Urso-Salvini, in discussione presso la X commissione Attività produttiva della Camera, che «conferisce al Governo una delega per il riordino delle disposizioni sui “dehors” in spazi di interesse culturale o paesaggistico: «Questa delega prevede lo smantellamento del sistema di tutela delle città d’arte, definito dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio - spiegano gli attivisti -. In tutti gli spazi e le aree attualmente tutelate elimina in via ordinaria la necessità delle autorizzazioni delle Soprintendenze per l’installazione dei dehors».


La Rete di Associazioni per una Città Vivibile, in audizione presso la X Commissione, ha manifestato la ferma opposizione di associazioni e cittadini, impegnandosi a condurre una battaglia mediatica ed informativa perché tale provvedimento sia riconsiderato.

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