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Edoardo Iacolucci

Tram Termini-Tor Vergata, blitz di Legambiente all'ateneo: «Che vergogna»

Lo striscione rivolto al rettorato, per il parere contrario alla realizzazione del tram Termini-Tor Vergata

legambiente tor vergata
Blitz di Legambiente

«Che vergogna» è lo striscione esposto a Legambiente al Rettorato del secondo ateneo romano, Tor Vergata per il parere espresso nelle scorse settimane contro la realizzazione del tram Termini-Tor Vergata.


La fase operativa del progetto sarebbe dovuta iniziare proprio oggi, ma l'ultimo appuntamento della conferenza dei servizi, previsto per ieri, è stato annullato a causa dell'opposizione del rettorato. Un rinvio che ha posticipato di oltre 3 mesi l'avanzamento dei lavori, mettendo a rischio i fondi stanziati, che al momento coprono interamente la realizzazione della tranvia.


Il Progetto del Tram Termini-Tor Vergata

Il progetto prevede una tranvia di 12,9 km, che seguirà il tracciato dell'attuale ferrovia Termini-Giardinetti, prolungandosi oltre il Grande Raccordo Anulare (Gra) fino a raggiungere l'Università di Tor Vergata. La realizzazione mira a migliorare i collegamenti tra il centro di Roma e il campus universitario, offrendo un'alternativa sostenibile al traffico automobilistico.


Legambiente: Una battuta d'arresto ingiustificata

Legambiente ha così espresso il proprio disappunto: «Il parere negativo del rettorato dell’Università Tor Vergata è una vergogna, - dichiara deciso Roberto Scacchi, responsabile nazionale mobilità di Legambiente e presidente regionale dell’associazione - e da totali irresponsabili che invece del bene comune pensano più al privilegio di entrare nei propri posti di lavoro, ognuno con la propria auto privata, visto che la negatività starebbe proprio nelle presunte difficoltà di raggiungimento in automobile dell’ateneo con l'arrivo del tram. Mai visto un’oscenità simile, ancor di più se, come sanno bene i romani, il secondo ateneo della Capitale e l’ospedale policlinico a lui connesso, è uno dei simbolo dell'irraggiungibilità con il Tpl e contemporaneamente uno dei luoghi dagli spazi più sconfinati e dalle strade asfaltate più vaste».


Secondo l'associazione ambientalista questo è quindi «un parere non solo contro il tram ma contro tutto il corpo studentesco dell’ateneo, quello di oggi e quelli del futuro, e sicuramente è contro l’ambiente e fuori da ogni logica».


A sostegno degli studenti, quindi Legambiente ha rilanciato la petizione di Udu Tor Sapienza, per chiedere di intervenire a sostegno della tranvia.


Le critiche al rettorato

Il parere negativo del Rettorato dell'Università si concentra principalmente sull'impatto che il tram avrebbe sulla viabilità, in particolare su viale della Sorbona, dove si teme che la nuova infrastruttura possa creare difficoltà per chi raggiunge l'ateneo in automobile.


Criticità attraversamento a Tor Vergata: l'ateneo vuole realizzarla ma non con l'attraversamento a raso in viale Sorbona

La principale criticità rilevata dall'ateneo è infatti nell'attraversamento a raso a viale della Sorbona. Dall'università si direbbero sono concordi a realizzare il tram ma la principale criticità rilevata dall'ateneo nell'attraversamento a raso a viale della Sorbona. Quindi un'ipotesi è quella di realizzare in quel tratto una sopraelevata. Ed i tecnici dell'atneo insieme a quelli del Comune starebbero stanno lavorando con i tecnici del comune per trovare le soluzione tecniche adeguate.


La petizione di Udu

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Petizione di Udu

Sulla linea Termini-Tor Vergata il sindacato degli studenti Udu ha lanciato nei giorni scorsi una petizione. La nuova tramvia Termini-TorVergata prevede di trasformare la tratta ferroviaria Roma-Pantano, da Laziali a Giardinetti, con estensione verso Tor Vergata e verso il centro fino alla Stazioni Termini: «Questo progetto - precisano gli studenti -, include scambi con la metro C e la futura tramvia Togliatti»


Durante la conferenza dei servizi dell' 8 novembre l'Università di Tor Vergata, «dopo aver inizialmente accordato il nullaosta -  spiegano gli attivisti del sindacato studentesco - ha sollevato criticità e non ha concesso l'approvazione definitiva. In vista della terza e conclusiva seduta della conferenza, varie associazioni hanno lanciato un appello per supportare la realizzazione del progetto».


I giovani sindacalisti sono quindi «convinti che un'infrastruttura di questo genere rafforzi il diritto alla mobilità, garantendo un servizio di trasporto pubblico efficace che colleghi l'ateneo con le principali zone di residenza degli studenti, andando a colmare una delle principali problematiche della nostra università».



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