Tra una settimana riapre il ponte dell'Industria, Segnalini: «Per avere il via libera della Soprintendenza 4 mesi di attesa»
Dopo più di un anno e mezzo di lavori realizzati da Anas con un investimento di 18 milioni di euro, il collegamento tra i quartieri Ostiense e Marconi è quasi pronto per riaprire

«L'apertura a marzo è stata determinata essenzialmente dai mesi, da maggio a settembre, intercorsi per avere il via libera della Soprintendenza speciale che aveva richiesto la trave reticolare». È la spiegazione fornita dall'assessora capitolina ai Lavori pubblici Ornella Segnalini sugli slittamenti per la riapertura del ponte dell'Industria, durante la commissione congiunta Lavori pubblici e Giubileo di lunedì 10 marzo. Dopo più di un anno e mezzo di lavori realizzati da Anas con un investimento di 18 milioni di euro, il collegamento tra i quartieri Ostiense e Marconi è quasi pronto per riaprire: come recentemente annunciato dal sindaco Roberto Gualtieri l'infrastruttura conosciuta dai romani come ponte di Ferro tornerà operativa da lunedì prossimo, 17 marzo.
Le arcate originali restaurate
A rendere complesso l'intervento è stato anche il fatto che il ponte non è stato costruito ex novo. «Le arcate originali del ponte (elementi di ferro che pesano tonnellate, ndr) sono state smontate, posizionate per poi essere ricollocate sul nuovo ponte», spiegano i presidenti delle commissioni Dario Nanni (Giubileo) e Antonio Stampete (Lavori pubblici). E aggiungono: «In corso d’opera, inoltre, si è reso via via necessario un affinamento del progetto originario e un adeguamento sostanziale della parte strutturale. Sono stati, ad esempio, mantenuti i fusti in alveo del Tevere e, per il loro consolidamento e adeguamento alla normativa vigente, si è intervenuti a circa 60 metri di profondità».
Il nuovo ponte dell'Industria
In più la portata del ponte dell'Industria è stata ampliata a 26 tonnellate in modo da consentire il passaggio dei mezzi del trasporto pubblico locale. E la struttura sarà «coerente con gli obiettivi di mobilità sostenibile grazie, non solo, alle due linee bus che lo percorreranno quotidianamente, ma anche all’ampliamento della sua sezione: al posto del passaggio pedonale stretto e insicuro precedentemente esistente, nel quale si erano verificati diversi incidenti, sono state realizzate due passerelle laterali ciclopedonali che consentiranno, finalmente, un attraversamento agevole e in sicurezza da parte di pedoni e ciclisti», concludono Nanni e Stampete.
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