Tony Effe a Carlo Conti: «Se stasera mi levano i gioielli sali tu a cantare»
Sanremo 2025, Tony Effe e la collana rimossa: «Perché a me sì e ad altri no?». La polemica sulla collana "troppo riconoscibile" indossata dal rapper, mentre Elodie sfoggia un gioiello dello stesso sponsor da 43mila euro

«Se stasera mi levano i gioielli, sali tu a cantare Carlo Conti». Tony Effe su instagram alimenta così la polemica sulla collana che non ha potuto indossare sul palco dell'Ariston. Nella conferenza stampa post-serata, ha raccontato la sua versione dei fatti. Di essersi visto rimuovere all'ultimo momento una collana, considerata «troppo riconoscibile» dalla produzione. Una decisione che ha scatenato la sua rabbia, soprattutto dopo aver visto altri artisti esibirsi con gioielli simili.
«Un'ora prima mi avevano detto che era tutto ok - ha raccontato Tony Effe -. Perché a me la tolgono e ad altri no».

Il riferimento implicito sembra essere a Elodie, che è salita sul palco con un prezioso accessorio dello stesso sponsor, dal valore di 43mila euro.
La polemica sull'outfit e l'importanza dello stile nel rap
Tony Effe ha sottolineato come l'abbigliamento e gli accessori siano fondamentali per un artista della scena rap:
«La legge deve essere uguale per tutti. L'outfit è importante per noi rapper, dietro c’è il lavoro di tante persone. Se mi dici che va bene, non puoi cambiare idea all’ultimo secondo».
L'episodio ha riacceso il dibattito sulle regole del Festival di Sanremo riguardo alla sponsorizzazione e alla visibilità dei brand.
Differenza di trattamento a Sanremo 2025?
La questione è sulla gestione delle norme da parte della produzione di Sanremo. La polemica fa discutere il pubblico che si divide tra chi sostiene il rapper e chi ritiene che il regolamento del Festival debba essere applicato in modo più chiaro e uniforme.
Perché è stata tolta la colanna a Tony Effe?
La collana di Tony Effe è stata tolta prima della sua esibizione a Sanremo 2025 per evitare riferimenti a marchi riconoscibili, come previsto dal regolamento della Rai. Secondo Marcello Ciannamea, direttore Intrattenimento Prime Time, la norma contro la pubblicità occulta è inclusa nei contratti con le case discografiche e serve a escludere l’esibizione di brand identificabili.
Tony Effe non ha preso bene questa decisione, mostrandosi visibilmente irritato dopo la performance.
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