Tony Effe, il capogruppo della Lega in Campidoglio presenta un esposto in Procura per istigazione alla violenza
- Camilla Palladino
- 30 dic 2024
- Tempo di lettura: 3 min
La vicenda dell'esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno, dopo aver monopolizzato il mondo dei media e dell'informazione locale per alcune settimane, non smette di tenere banco

Non smettono di far discutere Tony Effe e i testi delle sue canzoni. È infatti proprio sulle frasi pronunciate dal trapper durante le sue esibizioni che si basa l'esposto presentato in Procura da Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio. A farlo sapere è lo stesso consigliere capitolino: «La Procura della Repubblica verifichi eventuali risvolti penali nei contenuti dei testi di Tony Effe, ipotizzando il reato di istigazione alla violenza contro le donne, in contrasto con le normative italiane e internazionali».
La richiesta è dunque di avviare una vera e propria indagine su quanto comunica il trapper con i testi che canta, dal momento che «i contenuti - prosegue Santori - sono irricevibili, in contrasto anche con il grande impegno che da tempo è profuso sia nelle scuole che nelle famiglie, e al lavoro quotidiano di molte associazioni che operano contro la violenza di genere e il sessismo. Molte di queste realtà si uniscono alla nostra azione contro un personaggio il cui comportamento rischia di minare l’educazione dei giovani mostrando come usuali mentalità e culture inaccettabili dopo anni di sforzi contro abusi, prevaricazioni e violenze».
E conclude infine il consigliere di opposizione: «Auspichiamo la Procura possa avviare la sua indagine quanto prima in modo da fare piena luce su tutti gli aspetti della questione, che non appare limitarsi solamente, e già comunque in modo molto grave, all’aspetto socioculturale e educativo della vicenda, nella quale gli errori di Roma Capitale non hanno certo aiutato. Il rapper e i suoi difensori, pronti a scendere in campo per i diritti delle donne ma docili alle esigenze del mercato, si esibiranno con lui al Palalottomatica trascinandosi dietro i giovanissimi e regalando ulteriore pubblicità gratuita a chi non la merita».
Sembra quindi che la vicenda dell'esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno, dopo aver monopolizzato il mondo dei media e dell'informazione locale per alcune settimane, non smetta di tenere banco. Ma cosa è successo? In sintesi: a metà dicembre il Campidoglio annuncia gli ospiti della serata al Circo Massimo, ma nel giro di poche ore scoppia la polemica politica da parte delle stesse donne del Pd, prima a livello locale e poi a livello nazionale, che accusano l'artista di misoginia e sessismo. Dopo qualche giorno di indecisione, il sindaco Roberto Gualtieri decide di fare un passo indietro: Tony Effe, al secolo Nicolo' Rapisarda, è escluso dal concertone.
L'amministrazione capitolina viene così criticata per aver «censurato» un prodotto artistico, ma non tutti sono d'accordo. Tra i sostenitori della decisione del primo cittadino l'ex deputata Vladimir Luxuria e l'assessora capitolina alla Scuola Claudia Pratelli. Eppure non bastano a calmare le acque. Anzi, si scatena un effetto domino che porta alla rinuncia degli altri due artisti invitati sul palco del 31 dicembre: Mahmood e Mara Sattei. Sono momenti di forte tensione in Campidoglio, che rischia di dover annullare il grande evento di Capodanno (poi salvato dalla partecipazione del super ospite Gabry Ponte insieme a tanti altri artisti).
Come se non bastasse, nel bel mezzo della bufera, Tony Effe annuncia un concerto tutto suo: stessa data, diversa location. Lo fa tramite Instagram: «Capodanno da Tony, Roma, 31 dicembre, Palazzo dello Sport», con biglietti al prezzo simbolico di 10 euro. E l'evento oggi, lunedì 30 dicembre, a poco più di 24 ore dall'inizio, è andato sold out.