Teatro di Roma, il parlamento approva l'emendamento sulla stabilizzazione dei lavoratori
- Camilla Palladino
- 18 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Attualmente il 40 per cento dei lavoratori della Fondazione, vale a dire circa 40 persone, vivono in condizione di precarietà con contratti interinali o stagionali

Un passo avanti per i lavoratori precari della Fondazione Teatro di Roma. Il parlamento ha approvato venerdì 18 aprile l'emendamento alla legge 30 dicembre 2024 n.207, che esclude le Fondazioni Lirico Sinfoniche e i Teatri Nazionali dalla riduzione del turn over inizialmente prevista. Un risultato raggiunto grazie a un lungo percorso che ha visto il coinvolgimento dei lavoratori, delle organizzazioni sindacali e dei vari livelli delle istituzioni romane, regionali e nazionali.
Lo stanziamento di 610mila per la stabilizzazione dei lavoratori
Fondamentale infatti è stata la sinergia con le istituzioni del Comune di Roma e della Regione Lazio, attraverso l’impegno dell’assessore capitolino alla Cultura Massimiliano Smeriglio e dei consiglieri Sandro Luparelli (comunale, in quota Sce) e Claudio Marotta (regionale, in quota Avs), che hanno contribuito all’approvazione di delibere in merito e dello stanziamento in sede di bilancio regionale di 610 mila euro per la stabilizzazione dei dipendenti. Attualmente il 40 per cento dei lavoratori della Fondazione, vale a dire circa 40 persone, vivono in condizione di precarietà con contratti interinali o stagionali.
Gualtieri: «La risposta giusta alle richieste dei lavoratori del Teatro di Roma»
«L’approvazione in Parlamento dell’emendamento sulla stabilizzazione di operatori e maestranze del Teatro di Roma - ha detto il sindaco Roberto Gualtieri - è un’ottima notizia e dimostra come la produzione culturale della Capitale sia un bene che merita il sostegno di tutti gli attori istituzionali e politici. Infatti, grazie al dialogo e all’impegno di Roma Capitale, Regione, parlamento e governo, si è data finalmente la risposta giusta alle richieste di tutte le persone che ruotano intorno alla produzione teatrale della nostra città».
Clap: «Opportunità da sfruttare il più rapidamente possibile»
«Si tratta di una finestra di opportunità da sfruttare il più rapidamente possibile, per mandare un messaggio chiaro non solo alle lavoratrici e ai lavoratori della Fondazione, che garantiscono da molti anni, con professionalità e impegno, il funzionamento di un’istituzione nevralgica, ma alla città tutta, per affermare che non esiste produzione culturale di qualità dove non vengono rispettati i diritti di chi lavora», ha commentato il sindacato delle Camere del lavoro autonomo e precario (Clap).
Smeriglio: «Una buona notizia»
Esprime soddisfazione anche l'assessore Smeriglio: «Siamo felici che l’emendamento per la stabilizzazione delle maestranze e degli operatori del Teatro di Roma sia stato finalmente approvato. Abbiamo lavorato in sinergia anche con forze politiche di estrazione diversa per sanare la situazione di precarietà interna al Teatro di Roma». Infine ha concluso: «Una buona notizia per guardare al futuro dei nostri teatri con ottimismo e progettualità».