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  • Redazione La Capitale

Taxi, proteste a piazza San Silvestro

Aggiornamento: 23 mag

La protesta è in atto per chiedere al governo la firma dei decreti che riguardano le modifiche delle regole del lavoro dei taxi e bloccare anche l'avanzata delle multinazionali, come Uber, per evitare la concorrenza



diversi taxi in fila in attesa di clienti
Taxi in fila. Fonte: Roma Capitale


Bombe carta e fumogeni sono stati i protagonisti dello sciopero nazionale dei tassisti che ha investito la Capitale dalla mattina del 21 maggio alle 8 fino alle 22 della sera. L’obiettivo è quello di manifestare contro la deregolamentazione del settore. La protesta si è dispiegata da piazza Barberini e lungo via del Tritone.



La manifestazione

Presenti tra i manifestanti anche tassisti provenienti da Livorno, Napoli, Milano e Bergamo. La protesta è in atto per chiedere al governo la firma dei decreti che riguardano le modifiche delle regole del lavoro dei taxi e bloccare anche l'avanzata delle multinazionali, come Uber, per evitare la concorrenza. 


Lo sciopero, a livello nazionale con presidi in diverse città italiane, è stato proclamato al termine dell'ultimo incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. 


Le istanze della categoria 

«Chiediamo regole certe per il settore e difendiamo l'utenza», ha dichiarato il responsabile nazionale di Ugl Taxi. «Oggi gli utenti possono contare su tariffe certificate, ma senza decreti attuativi adeguati, i prezzi potrebbero lievitare senza controllo, come abbiamo visto in situazioni di emergenza». A febbraio, i ministri Urso e Salvini avevano promesso decreti attuativi entro aprile, ma il processo sembra essersi arenato, mentre l'influenza delle multinazionali continua a crescere.

Il concentramento era previsto e autorizzato in piazza San Silvestro. La tensione è salita quando sono esplose diverse bombe carta e la polizia ha dovuto presidiare la zona con le camionette e chiudere le vie di accesso laterali per impedire l'accesso a via del Corso e piazza Colonna.

L’incontro con il governo

I rappresentanti sindacali hanno chiesto un incontro con un rappresentante del governo, e hanno ottenuto un impegno per una riunione che si svolgerà nella giornata di lunedì 27 maggio. 


In caso di mancato accordo, i tassisti si dicono pronti a continuare la mobilitazione, per più di 24 ore se necessario.  


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