Taxi, i sindacati chiedono di incontrare il sindaco: «Insostenibili i disagi quotidiani»
Corsie preferenziali trasformate in gincane, eventi sportivi ogni settimana, il caos di piazza Venezia, monopattini e bici elettriche che non rispettano le regole della circolazione: questa la situazione con cui convivono i taxi della Capitale

Corsie preferenziali trasformate in gincane, eventi sportivi ogni settimana, il caos di piazza Venezia, monopattini e bici elettriche che non rispettano le regole della circolazione. Questa la situazione con cui convivono i tassisti della Capitale e per la quale hanno chiesto un incontro istituzionale al sindaco Roberto Gualtieri, all'assessore Eugenio Patanè e al presidente della commissione Mobilità del Campidoglio Giovanni Zannola per discutere degli «ormai insostenibili disagi quotidiani».
Taxi, Usb: «Su di noi scaricate responsabilità dell'amministrazione»
«In tutta Europa, da Parigi a Madrid (i monopattini, ndr) li stanno vietando, viceversa a Roma al di là anche in questo caso delle promesse alla stampa, possono fare i loro comodi (e i loro affari)», scrive in una nota l'Unione sindacale di base settore taxi. Le preferenziali di viale Trastevere nel tratto da Ponte Garibaldi a Stazione Trastevere, diventano pericolose, a detta del sindacato, «con l'introduzione di serpentine senza senso tanto più con la circolazione dei tram sospesa da mesi e per mesi».
Mentre sulla situazione di piazza Venezia «la nuova pensata è di tracciare doppia riga continua su via dell'Aracoeli così da aumentare il caos, in un punto nevralgico della città, anziché alleggerirlo», continuano dal sindacato.
Invece sulla circolazione dei pullman turistici, che da anni intasano la circolazione del centro di Roma, viene garantito un parcheggio due piani un parcheggio sostitutivo a Largo Tassoni, «nei pressi del restringimento di carreggiata di fronte ai capolinea dei mezzi Atac, appena è stata interdetta l'area (già critica) di fronte Castel Sant'Angelo».
«Forse perché a meno di 45 giorni dall'avvio dell'Anno Santo, l'Amministrazione preferisce strizzare l'occhio a questi mastodonti a due piani, con l'idea di far cassa anche su questa situazione? La realtà è che l'amministrazione preferisce nascondere la polvere (del suo operato) sotto al tappeto, scaricando ingiustamente sui tassisti le responsabilità di una città nel caos», concludono duramente.
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