Targa all'Hotel Plaza per Enzo Tortora, a 41 anni dall'arresto
La stele posizionata nelle vicinanze dell'albergo in cui alloggiava il giornalista quando fu arrestato
«Roma ricorda il giornalista e personaggio televisivo Enzo Tortora qui arrestato nel 1983 per accuse infondate poi assolto in via definitiva dopo anni di detenzione e di coraggioso impegno per una giustizia giusta».
Questo è il testo della stele in ricordo di Enzo Tortora, inaugurata stamattina a Roma, in via del Corso nelle vicinanze dell'hotel Plaza, dove 41 anni fa venne arrestato il giornalista.
Per questo motivo la figlia Gaia avrebbe desiderato un luogo meno infelice per ricordare suo padre.
La targa commemorativa è stata voluta fortemente dall' ex sindaco Francesco Rutelli, raccogliendo il consenso del Comune.
Scopelliti, compagna di Tortora: «Lo ricordo per far crescere nella società una coscienza civica»
Presente alla inaugurazione anche Francesca Scopelliti, compagna di Tortora: «Oggi ricordiamo i 41 anni dell’arresto di Enzo. Sono tanti, troppi e tutti inutili perché quando un paese non riesce a dare una risposta a quel crimine giudiziario che ha colpito Enzo e quando non fa tesoro di un errore cercando le cause per trovare i rimedi, le questione di democrazia, di cultura e del diritto sono messe in discussione – precisa Francesca Scopelliti –. Ecco perché io in questi anni dopo la morte di Enzo, ho cercato di ricordare: per far crescere nella società una coscienza civica. Se tutti noi cittadini fossimo concordi della necessità di una giustizia giusta - ha concluso la compagna di Enzo Tortora -, e delle riforme per il nostro sistema, andrebbe meglio perché questo costringerebbe la classe politica ad intervenire».
Il giorno prima dell'arresto
L'ironia Il giorno prima dell'arresto un giornalista chiamò Enzo Tortora, dicendo che aveva avuto notizia che sarebbe stato arrestato il giorno dopo. Lui con l'ironia di sempre disse alla moglie: «Vuol dire che ci arrestano in ordine alfabetico: Tognazzi, Tortora, Vianello...».
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