top of page
Progetto senza titolo-33.png

Tanti morti e troppe auto, ma anche più bici e sharing: come sta cambiando la mobilità a Roma

  • Immagine del redattore: Titty Santoriello Indiano
    Titty Santoriello Indiano
  • 14 apr
  • Tempo di lettura: 4 min

I numeri disponibili sono quelli dell'ultimo rapporto Mobilità della Capitale che si riferiscono all'analisi del 2023.  Negli ultimi due anni sono visibili alcuni segnali di cambiamento che potrebbero rivoluzionare il modo di spostarsi in città

Tanti morti e troppe auto, ma anche più bici e sharing: come sta cambiando la mobilità a Roma
Ciclabile di Ostia

Che ci siano più persone in bicicletta o in monopattino a Roma è un dato visibile sulle strade. La diversificazione dei mezzi di trasporto e l'utilizzo dell'intermodalità (come treno-bici oppure metro-monopattino) è il segnale di una mobilità che sta cambiando, seppure con anni di ritardo. La riattivazione delle linee del tram 5, 14 e 19 avvenuta a febbraio del 2025, la riorganizzazione di alcuni percorsi degli autobus nelle periferie e l'investimento sul ferro, dalle metro alle tranvie, i lavori in corso del Grande raccordo anulare delle biciclette (Grab) sono tutti tasselli di una rivoluzione del trasporto che Roma attende da decenni. Per leggere nei dati questi cambiamenti bisognerà, però, attendere i prossimi anni. Nel frattempo i numeri disponibili sono quelli dell'ultimo rapporto Mobilità di Roma che si riferiscono all'analisi del 2023.


La quantità di automobili a Roma: una per ogni residente

La sicurezza stradale e la quantità di automobili a Roma nel 2023 sono i due fenomeni che evidenziano le principali criticità nella mobilità in città. Per ogni 1000 abitanti ci sono 662 auto e 141 motocicli. Un rapporto (detto di motorizzazione, ndr) che colloca Roma al secondo posto (poco distante da Torino) per le auto e al terz’ultimo per quello dei motocicli (prima di Milano e Torino). La somma di autovetture e motocicli porta il tasso di motorizzazione complessivo di Roma a 803 veicoli ogni 1.000 abitanti, al secondo posto in graduatoria dopo Palermo. Come sottolinea il Rapporto mobilità di Roma, «se consideriamo la sola popolazione attiva ( escludendo i bambini di età inferiore ai 14 anni e i più anziani con età maggiore di 85 anni), il tasso di motorizzazione a Roma raggiunge i 949 veicoli ogni 1.000 abitanti, in pratica un veicolo per ciascun residente».


Prima città per morti sulle strade, le persone a piedi hanno la peggio

Roma, sempre secondo l'analisi del 2023, è al primo posto nella graduatoria nazionale per il tasso di mortalità negli scontri stradali con un aumento del 2,4 per cento rispetto all'anno precedente mentre è ancora quinta per quello dei ferimenti. Come ha raccontato La Capitale, Roma rimane la città più pericolosa per i pedoni ed è in aumento nel 2023 il dato sui morti che crescono del 25 per cento. Non è un caso che le politiche del Campidoglio si siano concentrate negli ultimi 2 anni sulla realizzazione dei black point, ovvero la riqualificazione di incroci pericolosi e sulle strade scolastiche per limitare il traffico veicolare nelle aree intorno alle scuole. Intanto è stato approvato il regolamento per gli attraversamenti pedonali rialzati, uno strumento che ha incontrato molti ostacoli burocratici ma che costituisce un deterrente per una delle principali cause dei morti sulle strade: la velocità.


Più car sharing e auto nuove

Se il car sharing rileva un +6,4 per cento di iscritti e il bike sharing cresce del 7,6 per cento, la rete dei mobility manager - quella dei professionisti che si occupano nei contesti lavorativi di organizzare gli spostamenti casa-lavoro o casa-scuola - guadagna un ulteriore 11 per cento nelle aziende e un 3,5 per cento negli istituti scolastici rispetto al 2022. C'è un altro dato positivo soprattutto in termini di inquinamento ambientale: le automobili che circolano in città si stanno rinnovando tanto che le autovetture di classe Euro6 rappresentano il 40,8 per cento del parco circolante totale. Aumentano, poi, i punti di ricarica per le auto elettriche che nel 2023 erano 1102.


La richiesta di «ciclabilità»

La ciclabilità risulta in forte espansione ed è sempre più pressante, da parte della cittadinanza, la richiesta di ampliare le infrastrutture ciclabili. La realizzazione di 240 km di nuove piste e del Grab, per il quale i lavori sono in corso, potrebbero provocare nei prossimi anni una vera rivoluzione della mobilità in città. Inoltre, come rileva il Rapporto, «il confronto con il 2021 mostra un consistente aumento del possesso in famiglia di biciclette e monopattini per le famiglie romane». Per quel che riguarda le biciclette a Roma, si passa dalle 560mila unità circa del 2021 alle 917mila del 2024, con un incremento del 63 per cento, mentre si riduce la quota di famiglie che dichiara di non possedere alcuna bicicletta (il 61,5 per cento a fronte del 73 per cento del 2021). Poco più del 32 per cento ne possiede una o due e sale a 11,4 per cento (era 5,3% del 2021) la quota dei nuclei familiari in cui almeno una persona ha una bici.


«Utente del mezzo privato»

Se i problemi di Roma sono strutturali sia dal punto di vista del trasporto pubblico che delle infrastrutture di mobilità sostenibile, c'è anche da considerare un tema culturale e anagrafico. La popolazione è sempre più anziana ed invecchia più velocemente nei comuni dell'area metropolitana. Una circostanza che incide anche nella scelta del mezzo di trasporto che si utilizza. Le persone della fascia di età intermedia, fra i 30 e i 65 anni, considerate «attive» da un punto di vista lavorativo, si definiscono «utenti del mezzo privato» in quasi il 74 per cento dei casi. I più giovani (tra i 18 e i 30 anni) dichiarano per necessità o preferenza di sentirsi più utenti del Tpl nella misura del 31 per cento circa; i più anziani (oltre 65 anni) dichiarano in un caso su quattro (26 per cento circa) di sentirsi più pedoni.


Un'ora e 20 di spostamento per il 10 per cento dei residenti

Per quali motivazioni ci si sposta a Roma? Innanzitutto per ragioni di lavoro e di studio in quasi il 30 per cento dei casi ma anche per svago, spese e tempo libero. Quanto agli orari di maggiore traffico,

i residenti dell'area metropolitana al mattino iniziano a muoversi con un’ora di anticipo rispetto ai residenti romani (tra le 8 e le 9). Nel pomeriggio il picco è tra le 18 e le 19. In una città che si «allarga» - dove molte persone dal centro vanno a vivere oltre il grande raccordo anulare per avere una casa più grande a costi inferiori - i tempi per raggiungere il cuore della città si allungano. Più del 10 per cento di residenti compie uno spostamento superiore ai 100 km in un'ora e 20 circa.





bottom of page