- Redazione La Capitale
Tangenziale Est, da stasera chiude il viadotto da san Giovanni a Tiburtina
Aggiornamento: 28 lug
Il tratto della Tangenziale est, in direzione Salaria, resterà chiuso fino alle 6 del 19 agosto
Anticipata la riqualificazione del viadotto inferiore della Tangenziale est, quello che va da San Giovanni a Tiburtina. Gli interventi su questo tratto sarebbero dovuti iniziare il primo agosto, restando chiuso fino al 15 agosto, ma sono stati anticipati. Un cambio di date necessario per garantire la completa riapertura di una delle principali arterie di Roma entro il 2 settembre, perché le condizioni in cui sono state trovate le caditoie le rendono totalmente inutilizzabili. Si tratta della quarta fase delle operazioni giubilari di riqualificazione della soprelevata iniziate lo scorso 24 giugno sotto lo sguardo del sindaco Roberto Gualtieri, che sulla strada ha effettuato un sopralluogo il giorni di avvio del cantiere. La quinta e ultima fase coinvolgerà il viadotto superiore (da Tiburtina a San Giovanni), anch'essa rimodulata a seconda nelle nuove esigenze.
Le nuove date per le chiusure della Tangenziale est
A partire dalle 23 di martedì 23 luglio alle 6 del 19 agosto sarà chiuso al traffico, con gli operai al lavoro h24 e sette giorni su sette, il viadotto inferiore della circonvallazione Tiburtina, in direzione Salaria, da viale Castrense a largo Passamonti. Dalle 23 del 9 agosto alle 6 del 2 settembre sarà chiuso, invece, il viadotto superiore in direzione San Giovanni, da Largo Passamonti e viale Castrense, h24 e sette giorni su sette. La soprelevata infine sarà completamente chiusa in entrambe le direzioni dalle 23 del 9 agosto alle 6 del 19 agosto. Di conseguenza il traffico dei veicoli sarà deviato su viale dello Scalo di San Lorenzo, con i vigili urbani impegnati nella gestione dei servizi di viabilità nell'area interessata.
Segnalini: «Caditoie scomparse sotto strati di asfalto»
«È stata un sorpresa», commenta l'assessora ai Lavori pubblici del Campidoglio Ornella Segnalini. E spiega: «Le caditoie erano scomparse sotto strati di asfalto e, quando durante i lavori Anas le ha "scoperte", abbiamo visto che erano ostruite e rovinate». Così «per non disattendere in nessun modo la riapertura a settembre con la polizia locale abbiamo scelto questa opzione, approfittando dell'alleggerimento del traffico estivo. Questo evento è l'ulteriore conferma che il lavoro non si poteva più rimandare, per la sicurezza dell'infrastruttura e quindi dei tanti fruitori che ogni giorno la percorrono».
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