- Camilla Palladino
Tagli ai servizi sociali, gli assistenti educativi si mobilitano
L'appuntamento per l'assemblea in piazza del Campidoglio è alle 16:30, la richiesta all'amministrazione è la convocazione di un consiglio straordinario
Gli assistenti educativi culturali si mobilitano. Il comitato romano Aec/Oepa ha convocato per il pomeriggio di giovedì 30 maggio un'assemblea simbolica in piazza del Campidoglio perché «nessuno si decideva a farlo», scrivono sulla pagina Facebook dell'organizzazione, quindi «abbiamo inviato noi al sindaco, agli assessori e a tutti i consiglieri l'avviso di convocazione dell'assemblea capitolina». La richiesta dei lavoratori infatti è la stessa da oltre cinque mesi: un consiglio straordinario in cui discutere e trovare una soluzione per l'emergenza dei tagli ai servizi sociali.
«La situazione è in sofferenza dall'inizio dell'anno scolastico», racconta il portavoce del comitato, Germano Monti. Poi spiega: «I municipi continuano a lanciare allarmi sul fatto che non bastano i fondi per garantire i servizi sociali. Non solo per quello degli alunni con disabilità nelle scuole, ma anche per l'assistenza domiciliare e per le case famiglia. Adesso stiamo manifestando perché non ci sono i soldi per finanziare i centri estivi, quindi quando finiranno le scuole tra pochi giorni le famiglie non sapranno dove mandare i bambini».
Conclude Monti: «Se sul serio succede ciò che hanno annunciato ci sarà un problema serio a Roma, non solo nelle scuole. Si parla di tagli fino al 50 per cento. Per esempio verrà dimezzata l'assistenza domiciliare: dalle cinque ore garantite, si passerà a due o tre al giorno. Il concetto fondamentale rimane quello di superare le esternalizzazioni, è evidente che costano tanto e in tanti anni non sono riusciti a stabilizzare i lavoratori».
L'appuntamento è alle 16:30 ed è rivolto a «tutti gli operatori e le operatrici dei servizi sociali di Roma Capitale», è specificato sul comunicato. L'iniziativa inoltre è stata comunicata alle cooperative come l'assemblea sindacale a partire dalle 14:30, per consentire ai lavoratori di lasciare le scuole e recarsi in piazza.
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