- Redazione La Capitale
Strisce blu, la smentita di Patanè: "Circola un testo privo di fondamento"
Aggiornamento: 28 lug
«Noi queste cose non le abbiamo ancora decise. Saranno oggetto di decisioni di politiche della mobilità, ma quando sarà il caso», spiega l'assessore
«Circola un testo privo di fondamento, noi queste cose non le abbiamo ancora decise». Sulla notizia dell'aumento delle strisce blu nella Capitale previsto dal piano industriale 2024-2027 di Atac, arriva la smentita dell'assessore alla Mobilità di Roma Capitale Eugenio Patanè.
Strisce blu, le parole di Patanè
«Smentisco l'esistenza di un Piano industriale di Atac, perché semplicemente non potrebbe ancora esistere». Secondo quanto si apprende dalle parole dell'assessore Patanè rilasciate ad Ansa, non è ancora stata presa nessun decisione sulla sosta tariffata e su altre questioni, «temi sui quali si deciderà collettivamente nell'amministrazione capitolina, nella costruzione del contratto di servizio e poi successivamente del Piano industriale dell'Atac», continua l'assessore.
«Il Piano industriale - spiega Patanè - deve essere deciso sulla base delle decisioni politiche dell'amministrazione, sulle quali poi Atac costruisce il piano. Ma noi queste cose non le abbiamo ancora decise. Saranno oggetto di decisioni di politiche della mobilità, ma quando sarà il caso».
Patanè fa riferimento a un articolo uscito oggi su RomaToday a proposito delle 'strisce blu', secondo il quale il Comune di Roma intenderebbe introdurre 16 mila nuovi parcheggi a pagamento al posto di quelli gratuiti, oltre a far sparire le agevolazioni per chi ha un'auto elettrica o ibrida, o un abbonamento.
«Quello pubblicato - spiega però Patanè - è probabilmente un documento interno all'azienda che né il mio assessorato né Roma Capitale hanno mai ricevuto e che allo stato dei fatti è destituito da ogni fondamento».
L'iter che il Piano industriale deve intraprendere
L'assessore racconta infine l'iter che porterà al futuro Piano industriale: «Intanto devo ancora portare in giunta l'art. 17 che individua in Atac l'azienda che può fare il servizio in house, e con l'art. 17 porterò anche le linee guida. Poi dobbiamo andare in Aula per il Pef, il Piano economico finanziario. Poi ci sono 60 giorni per l'Anac. Solo allora potremo stipulare il contratto di servizio, e solo fatto questo l'azienda potrà fare un Piano industriale. Ma insieme all'amministrazione».
Comments