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Camilla Palladino

Stella Azzurra di basket sotto sfratto? Il direttore si difende: «Mai ricevuto un provvedimento del genere»

Parla Fabio Mannucci, direttore della Usd Stella Azzurra Roma Nord, storica società di basket giovanile, per mettere i puntini sulle "i" in merito alle notizie di stampa emerse sulla comunicazione di «avvio del procedimento di revoca/decadenza della assegnazione dell'impianto sportivo» in via Flaminia 867, inviata dal Campidoglio alla società

Il campo da basket della Stella Azzurra in via Flaminia
Il campo da basket della Stella Azzurra in via Flaminia

«Così ci hanno provocato un danno di immagine. Eppure, malgrado tutto, la Stella Azzurra si presenta per la stagione sportiva con tutte le squadre, in tutte le categorie e per tutte le tipologie». Parla Fabio Mannucci, direttore della Usd Stella Azzurra Roma Nord, storica società di basket giovanile, per mettere i puntini sulle "i" in merito alle notizie di stampa emerse sulla comunicazione di «avvio del procedimento di revoca/decadenza della assegnazione dell'impianto sportivo» in via Flaminia 867, inviata dal Campidoglio alla società. Avviso a cui in risposta la Stella Azzurra, assistita dagli avvocati Alberto Costantini e Livio Lavitola, ha presentato una memoria difensiva. «Non abbiamo ricevuto alcun provvedimento di sfratto», sostiene Mannucci.


Direttore Mannucci, dall'inizio di settembre diversi organi di stampa hanno riportato la notizia di un potenziale sfratto della società dalla sua sede in via Flaminia. È vero?

«No. La Stella Azzurra non ha ricevuto alcun provvedimento di sfratto, ma una "comunicazione di avvio del procedimento di revoca/decadenza della assegnazione dell'impianto sportivo". Si tratta di una procedura normale, perché quando le concessioni scadono bisogna fare un nuovo bando di assegnazione. In questo momento non siamo né sotto sfratto né alcuna persona della Stella Azzurra Roma Nord è stata oggetto di avviso di garanzia per abusivismo edilizio».


Il procedimento di revoca ricevuto dall'amministrazione capitolina si basa sostanzialmente su cinque presupposti. La prima contestazione che viene fatta alla Stella Azzurra è su una serie di "ipotetici abusi edilizi". Quali sono?

«Non vengono né elencati né viene specificata l'entità di tali ipotetici abusi. E la società in vent'anni non ha mai ricevuto un ordine di abbattimento e ripristino dello status quo, una denuncia penale o delle sanzioni amministrative. La Stella Azzurra ha ricevuto in affidamento e ha mantenuto quest'area che nel 2007 è passata dal Demanio al Comune così com'è oggi. E all'epoca, al momento del passaggio di proprietà, nessuno riscontrò delle irregolarità».


Un altro punto contestato alla Stella Azzurra riguarda la destinazione dell'impianto ad usi diversi da quello sportivo, mai autorizzati dal Campidoglio. A cosa si fa riferimento in questo caso?

«Alle cinque classi del liceo sportivo “Mario Grottanelli” dell’Istituto Aniene, una scuola paritaria secondaria di secondo grado a indirizzo scientifico/sportivo, che si trovano all'interno della sede di via Flaminia. Va detto innanzitutto che l'istituto ha avuto l'autorizzazione del Miur. In più l'area data in concessione alla Stella Azzurra è stata confiscata alla criminalità organizzata e data per finalità promozionali, di recupero sociale e giovanile. Che c'è di più adatto di un liceo sportivo? Gli abbiamo concesso l'utilizzo dei locali a fronte di un canone di circa 5mila euro, con cui non copriamo neanche il costo delle utenze».


Ci sono poi i riferimenti relativi allo svolgimento di "attività lucrativa" e alla politica tariffaria non conforme alle indicazioni comunali, per quanto riguarda la piscina e il bar.

«La piscina e il bar sono funzionali all'attività sportiva e riservate agli associati. Possono tuttavia entrare anche gli esterni grazie al decreto 117 del 2017, ovvero la riforma del terzo settore, che consente agli enti non commerciali, tra i quali le associazioni sportive, di fare attività commerciale. La cosa importante è che venga posta in essere una doppia contabilità, cosa che noi rispettiamo, perché tutto ciò che incassano il bar e la piscina viene regolarmente certificato attraverso il misuratore di cassa autorizzato dall'agenzia delle entrate, che la sera riceve tutti i corrispettivi. Quanto ai prezzi di accesso alla piscina, sono invariati da 10 anni e sono regolarmente esposti al pubblico. Questioni peraltro da tempo note all'amministrazione capitolina e mai prima d'ora contestate. Tanto che la Stella Azzurra ha anche assicurato agli aventi diritto l'accesso gratuito alla piscina nell'ambito del "Piano Caldo" adottato da Roma Capitale».


Vi è stato contestato infine di non effettuare gli interventi di manutenzione ordinaria. Come mai?

«Anche questo è totalmente infondato perché le manutenzioni vengono fatte... Dirò di più: la Stella Azzurra ha assunto un dipendente a tempo indeterminato che si occupa tutti i giorni solo delle manutenzioni ordinarie al fine di consentire a tutti di venire a lavorare in totale sicurezza».


Stanti così le cose, qual è il futuro della Stella Azzurra?

«Si potranno aprire vari scenari, vedremo le iniziative che dobbiamo adottare. Potremmo ricorrere al Tar, al Consiglio di Stato. Oppure partecipare di nuovo al bando, come eventualmente dovranno fare tutti. Certo è che le notizie uscite su vari giornali ci hanno provocato un danno di immagine non indifferente: a livello economico, l'abbiamo quantificato in un range che va dai 30 ai 50mila euro solo in termini di iscrizioni. Un danno aumentato dal fatto che sono state unite due storie: quella che riguarda l'avviso di Roma Capitale e la notizia relativa a Paolo Traino (l'ex allenatore arrestato con l'accusa di violenze sessuali nei confronti di un adolescente nella foresteria della struttura, ndr), per cui ad oggi non c'è nessun condannato interno alla società, che sta valutando la procedura processuale da intraprendere. Eppure grazie a uno zoccolo duro di utenza affezionata quest'anno la Stella Azzurra si presenta per la stagione sportiva con tutte le squadre, in tutte le categorie, per tutte le tipologie, sia maschi che femmine, malgrado tutto».







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