Stadio Flaminio, Veloccia: «In attesa degli esiti delle istruttorie»

Il progetto è stato presentato da Claudio Lotito al Campidoglio che ha illustrato lo studio di pre-fattibilità per il restauro dello stadio Flaminio

«Dobbiamo attendere esiti istruttorie: ora progetto Roma Nuoto poi quello della Lazio». Con queste parole Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, ha risposto alle domande sullo Stadio Flaminio durante il suo intervento nel programma «Gli Inascoltabili Fuori Orario…sempre più inascoltabili’ in onda su Radio Roma Sound», in merito al progetto della Lazio e ad un altro progetto in corso di istruttoria presentato la Roma Nuoto.

«Noi dobbiamo attendere gli esiti delle varie istruttorie tecniche e poi sarà il dipartimento Sport, che segue le istruttorie, a concludere i procedimenti e poi dare la parola agli organi politici, all'assemblea e alla giunta, per decidere se questi progetti, qualora tecnicamente saranno risultati corretti, poi avranno un interesse pubblico», ha continuato l'assessore in riferimento all'incontro di Claudio Lotito in Campidoglio, dove il presidente della Lazio ha illustrato lo studio di pre-fattibilità per la ristrutturazione dello stadio romano.

Stadio Flaminio, il progetto di Lotito

La Lazio mira a trasformare lo stadio Flaminio in una struttura moderna e funzionale, senza però alterarne il valore storico o architettonico. Questo è il fulcro del progetto presentato da Claudio Lotito al Campidoglio, dove è stato illustrato lo studio di pre-fattibilità per il restauro del Flaminio. L’iniziativa non si limita all’impianto sportivo, ma punta a valorizzare l’intera area circostante, con l’obiettivo di riqualificare un’importante porzione della città.

Secondo il presidente della Lazio, i lavori richiederebbero almeno tre anni e includerebbero anche interventi per migliorare gli spazi pubblici e creare servizi a beneficio della comunità, come una palestra e spazi commerciali. Ora che il progetto è stato presentato ufficialmente, Lotito guarda già al futuro, pensando agli Europei di calcio del 2032.