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Sospensione degli sfratti, Avs: «La moratoria va nella giusta direzione»

Anita Armenise

Secondo la Caritas, che ha avanzato per prima la proposta, dovrebbero essere sospesi soprattutto quelli per morosità incolpevole, che rappresentano l'85 per cento del totale

san pietro

«Moratoria sugli sfratti, le parole del sindaco Gualtieri vanno nella direzione giusta». Così ha commentato Marco Possanzini, consigliere Avs del X municipio la decisione, resa nota ieri, di sospendere gli sfratti nell'anno del Giubileo cui sia il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, si sono detti d'accordo.


Sfratti, Possanzini: «Richiesta avanzata anche nel nostro municipio»

«Nella nostra città - afferma il consigliere - sono 57mila i nuclei familiari in emergenza economica e abitativa, per questo accogliamo con grande favore la proposta di una moratoria sugli sfratti per tutto l’anno giubilare, una richiesta per altro avanzata in diverse mozioni presentate anche nel nostro municipio (il X, ndr) nei mesi scorsi». La notizia dell'accordo arriva pochi giorni dopo la denuncia dell'Unione Inquilini della battaglia per la tutela di Anna, 65enne con diverse patologie, che vive sotto sfratto in via del Gonfalone 33, in un appartamento di proprietà del Capitolo di San Pietro in Vaticano.


Secondo la Caritas, che ha avanzato per prima la proposta, dovrebbero essere sospesi soprattutto quelli per morosità incolpevole, che rappresentano l'85 per cento del totale e si riferiscono a quelle famiglie che non riescono più a pagare il canone di locazione a causa della perdita del lavoro per licenziamento, della cassa integrazione, a causa di malattie, infortuni e decessi.


«La questione della casa a Roma, come in tutto il Paese, è una questione sociale estremamente rilevante - continua Marco Possanzini - che, in queste settimane, appare ancora più delicata in vista dell'arrivo della stagione fredda. È necessario, ora più che mai, promuovere interventi immediati a tutela dei nuclei familiari in procinto di essere sfrattati, soprattutto in presenza di minori, anziani o condizioni di fragilità sociale ed economica, evitando che finiscano in strada».



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