- Camilla Palladino
Sondaggio riservato del Campidoglio, Tempesta: "Buon auspicio per secondo mandato"
A commentare i risultati dell'ultimo sondaggio commissionato dal Campidoglio è Giulia Tempesta, consigliera capitolina e presidente della commissione Bilancio
«Bene i risultati positivi, per noi sono uno stimolo a fare ancora di più». A commentare i risultati dell'ultimo sondaggio commissionato dal Campidoglio è Giulia Tempesta, consigliera capitolina e presidente della commissione Bilancio. Secondo i numeri forniti, il 76,3 per cento degli intervistati (tra i mille e i 2250 cittadini) dichiara di vedere una Capitale in trasformazione. Il 60 per cento crede che i disagi saranno compensati da cambiamenti positivi. il 57,7 per cento è soddisfatto del sindaco Roberto Gualtieri e il 69,7 per cento gradisce il livello di vivibilità della città.
Consigliera Tempesta, avete già saputo quali saranno le direttive del sindaco e se verrà convocata solo la Giunta o anche i consiglieri comunali?
«Immagino che verremo chiamati tutti quanti. Da domani fino a mercoledì (31 luglio, ndr) siamo in seduta abbastanza serrata per l'assestamento di bilancio. Verrà anche lui perché non ha mai fatto mancare la sua presenza, soprattutto quando c'era da votare atti così importanti. E poi penso che finita questa lunghissima maratona faremo il punto. Noi siamo più o meno a metà mandato, quindi se questi sono i numeri, a me pare una prima buona risposta. Mi sembra che cresca la fiducia nei confronti dell'amministrazione, anche perché i risultati cominciano a vedersi. Abbiamo passato i primi mesi a elaborare i vari progetti, a lavorare per la messa a terra delle varie risorse. Tutto quello che nei primi mesi ho visto nelle riunioni come presidente di Commissione, oggi lo vediamo nella città e nei cittadini. Noi abbiamo anche un osservatorio un po' privilegiato, certe cose le vediamo prima sul nascere. Mi sembra che c'è anche una fiducia positiva nei confronti del sindaco e di quanto stiamo facendo. Cosa che significa che non ci possiamo sedere, anche perché siamo in un momento di grande trasformazione. Adesso arriverà il giubileo, ma poi ci sono altri due anni e mezzo buoni di lavoro».
I numeri positivi del sondaggio interno hanno risollevato il morale dell'amministrazione dopo il penultimo posto nella classifica dei sindaci del Sole 24 ore?
«Penso che il lavoro è quello che alla fine pagherà molto di più rispetto ai numeri di cui stiamo parlando. Noi abbiamo ereditato una città complicata, difficile. Il sindaco lo dice spesso. Stiamo facendo è un lavoro profondo. È una città in completo cambiamento, in trasformazione, e sicuramente questo porta anche dei disagi. Io lo dico sempre, prima di una consigliera comunale sono una cittadina come tanti altri, quindi vivo io stessa i disagi che vivono i romani, i cantieri e altro. Però è una trasformazione che noi vogliamo nel profondo, perché non solo la città era ferma da troppo tempo, ma si merita di cambiare, di tornare in alto in tutte le posizioni. Sono sicura che alla fine il risultato arriverà anche nei sondaggi e nelle classifiche».
Questa amministrazione, come dicevamo, è al giro di boa. I prossimi due anni e mezzo, rispetto a quelli appena passati, si prospettano meno complessi. Cosa vi aspettate?
«Lo dicevo all'inizio, i primi mesi sono quelli in cui si elabora anche il progetto di città, una visione che si vuole dare. Il sindaco nel secondo rapporto alla città ha usato la parola “trasformare” e da qualche tempo ci siamo dati un orizzonte. È chiaro che dobbiamo pensare ai grandi cantieri, ai grandi investimenti, alla grande messa a terra delle risorse del Giubileo, del Pnrr, ma è nostro compito lavorare ai cantieri più minuti, più territoriali. Anche per questo il richiamo è a una squadra allargata, consiglieri, assessori e presidenti di municipio. Vogliamo cambiare la qualità della vita delle persone, dei romani. Quindi questo è il lavoro che noi ci aspettiamo nel prossimo futuro».
Un dato che mi ha sorpreso è il 69,7 per cento dei cittadini che si dichiara soddisfatto del livello di vivibilità in una città oggettivamente piena di cantieri e quindi molto trafficata. Pensa che sia tutto merito della comunicazione puntuale adottata dal Campidoglio?
«Io ho trovato molto interessante la possibilità di avere il canale whatsApp, vedere geolocalizzati i cantieri, il portale di Roma si trasforma, sono tutte cose che si mettono a servizio della cittadinanza per verificare lo stato dell'arte ma anche per avere contezza della situazione. Io sono molto contenta del fatto che il sindaco lo faccia anche in prima persona. Siamo diventati tutti più social, sono molto contenta del fatto che lui abbia trovato la “sua” narrazione, che lo faccia usando il suo modo di fare politica, di raccontare i cantieri, di andarci direttamente per far vedere come stiamo lavorando. Io non so se il gradimento della città sia strettamente legato a una migliore comunicazione, certo è che per un cittadino sapere quello che sta accadendo e avere la possibilità di verificarlo direttamente lui stesso penso che sia solo un valore in più che abbiamo messo in campo».
Insomma la trasformazione di Roma in corso è oggettiva e sembra che anche i cittadini lo stiano notando e apprezzando.
«Stiamo dando ai cittadini la possibilità di capire che in questa città certe cose si possono finalmente fare. Un esempio è la metropolitana: il sindaco lo dice sempre, gli orari di percorrenza della metro B sono inumani, ma se non lavoriamo sulla manutenzione come non è stato mai fatto negli ultimi anni, è chiaro che quei tempi di attesa non cambieranno mai. Invece avendo operato fin da subito alla manutenzione delle rotaie, al restyling delle stazioni, al lavoro di manutenzione ordinaria, i cittadini che quella metropolitana la prendono tutti i giorni vedono che qualcosa sta finalmente cambiando».
Si dice spesso che Roma è ingovernabile, ma il sindaco ha sempre rinnegato questa massima. Anzi, si è preso la responsabilità di programmare gli interventi a lungo termine, anche oltre la scadenza di questa consiliatura.
«Certo, al secondo mandato ci stiamo lavorando tutti quanti e ci faremo trovare tutti pronti, ma non è questo il punto. Il punto è che chi affermava che Roma è ingovernabile si dava un alibi. Roma si può assolutamente governare, noi su questo stiamo facendo finalmente anche una battaglia per arrivare finalmente alla compiuta riforma dei poteri di Roma Capitale. Roma così si può governare, ma c'è un tema di poteri non più rinviabile. Questa città avendo delle caratteristiche uniche rispetto alle altre del nostro paese ha esigenza di essere governata anche con ulteriori poteri c'è una riforma in lavorazione in Parlamento. Abbiamo fatto anche delle proposte all’unanimità di tutte le forze politiche con consigli straordinari».
Diceva che vi state preparando per un secondo mandato. Si può dire che questi dati siano di buon auspicio?
«Penso assolutamente di sì, siamo tutti al lavoro. Consiglieri comunali, assessori, presidenti, il sindaco in primis, c'è la volontà di tenere alta l'attenzione su quello che stiamo facendo e sulla trasformazione della Capitale del paese. Mi sembra che i numeri restituiscano in positivo una prima iniezione di fiducia».
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