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Sit-in per chiusura estiva dello studentato di via De Lollis: "In Iran non posso tornare"

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 22 lug 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Gli studenti in protesta sotto la sede di DiscoLazio che gestisce 2000 posti alloggio. E la risposta dell'ente: «Iniziativa del tutto strumentale»

sit-in Sede di Disco Lazio in  via Cesare de Lollis, 24/b
Sede di DiscoLazio in via Cesare de Lollis, 24/b

«La casa è un'esigenza facciamo resistenza». È uno tra gli slogan scanditi dagli universitari in presidio davanti all'ente DiscoLazio, per lo studentato di via Cesare de Lollis. Oltre un centinaio di studenti presenti al sit-in, di cui una parte provenienti da paesi con emergenze umanitarie qui perché dovranno lasciare gli alloggi, senza avere tutele o garanzie per il futuro.
 «Ci troviamo qui perché lo studentato chiuderà per i mesi di agosto e settembre senza che sia stata trovata una soluzione abitativa per gli studenti che ora rischiano di andare in strada - osserva uno studente del Fronte Gioventù Comunista -. Non è stata data nessuna garanzia di rientro. Vogliamo ribadire la necessità di trovare una soluzione alternativa per agosto perché queste sono settimane di studio per esami e tirocinio».

Il Coordinamento aveva fatto sapere che «con un modulo aperto solo il 18 luglio è stata data la possibilità solo ad una parte di loro (laureandi e rifugiati politici) di fare richiesta per altre residenze, lontanissime e senza adeguati collegamenti (zona Monteverde e Tor Vergata)».


Molti dei manifestanti davanti a DiscoLazio sono di nazionalità iraniana: «Sono in Italia da quasi tre anni - racconta uno degli studenti iraniani. Inizialmente sono andato in un alloggio privato ma era troppo caro. Io vengo dall'Iran. E da quando sono qui si è dato vita al movimento di opposizione al regime "Donna vita e libertà", e ne sono diventato attivista. Io in Iran non posso tornare - continua lo studente di architettura della Sapienza -. ho paura. Ora qui, DiscoLazio vuole cacciarci» afferma lo


Finora però non c'è stata nessuna risposta: «La risoluzione deve essere a favore degli studenti. È un diritto. Ora non abbiamo più nessun tipo di serenità. A Roma il prezzo di qualsiasi stanza sarebbe altissimo».


Sit-in universitario, la risposta di DiscoLazio: «No abusivi, i vincitori del bando avranno l'alloggio»

«Un'iniziativa del tutto strumentale - interviene sulla protesta degli studenti per gli alloggi alla casa dello studente di Via Cesare de Lollis,  Giorgio Ciardi, commissario di DiscoLazio -, perché l'ente per regolamento chiude le residenze nei mesi di agosto e settembre per le attività di manutenzione straordinaria. Gli studenti che hanno vinto un bando lo hanno vinto dal primo ottobre al 31 luglio, quindi questi due mesi sono fuori dal bando. Da maggio abbiamo informato i rappresentanti eletti degli studenti e - precisa il commissario di DiscoLazio -, abbiamo avviato un percorso per spiegare i percorsi alternativi. Per studenti internazionali che vengono da paesi con emergenze umanitarie o con situazioni di guerra - spiega, inoltre, Giorgio Ciardi -, abbiamo individuato tre strutture che rimarranno aperte per circa 400 posti sulla città di Roma. La verità è che ci sono studenti che non hanno vinto il bando o sono abusivi che una volta usciti non potranno rientrarci. DiscoLazio - conclude Ciardi -, quest'anno vuole far in modo che tutti i vincitori possano avere il loro alloggio, noi dobbiamo ripristinare una regola che è fondamentale per il diritto allo studio».


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