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Sit-in a piazza della Radio, sotto casa di Kamel e il figlio Karim da oggi sotto sfratto

Edoardo Iacolucci

Il sit-in è stato organizzato stamattina 19 febbraio in piazza della Radio 37, davanti all'abitazione di un altro inquilino a rischio sfratto, per sensibilizzare l'opinione pubblica e chiedere interventi concreti

piazza della radio
Piazza della Radio, sotto casa di Kamel e Karim

La questione abitativa nella Capitale, nonostante gli sforzi dell'amministrazione, rimane comunque complessa, con un numero crescente di persone che si trovano a dover affrontare difficoltà economiche e il rischio di sfratto. Un caso che sta attirando l'attenzione dell'opinione pubblica è quello di Kamel e suo figlio Karim, un ragazzo affetto da sclerosi multipla da oltre 11 anni, che si trova in una situazione di estrema precarietà abitativa.

Padre e figlio, Kamel e Karim da oggi ufficialmente sfrattati

kamel
Kamel

Kamel, immigrato egiziano in Italia da 42 anni, non sa dove andare. Da oggi è ufficialmente sfrattato dalla casa dove vive in piazza della Radio con la moglie e un altro figlio. Di fronte alla minaccia dello sfratto, le associazioni locali si sono mobilitate per supportare Karim. Un sit-in è stato organizzato la mattina del 19 febbraio in piazza della Radio 37, davanti all'abitazione di un altro inquilino a rischio sfratto, per sensibilizzare l'opinione pubblica e chiedere interventi concreti.

Karim, il figlio maggiore, affetto da sclerosi multipla, è in cura presso l’ospedale San Camillo. Kamel, invalido al 60 per cento e con il figlio disabile al 100 per cento, ha perso il lavoro con il Covid e non riesce a sostenere l’affitto, nonostante percepisca un sussidio. Kamel ha provato a negoziare un nuovo contratto di locazione con il condominio, ma senza successo. Ora cerca una casa in affitto con un budget massimo di 900 euro, ma nella zona dell’ospedale i prezzi sono troppo alti e senza garanzie adeguate gli affitti restano inaccessibili.

Nonostante le difficoltà, Kamel trova un piccolo sollievo nel fatto che ora le cure per il figlio siano gratuite grazie alla sanità pubblica, dopo anni di spese mediche elevate.


La sua situazione, critica, è seguita da vicino da Unione inquilini e Alessandro Verga responsabile per la casa del Circolo «Ambrogio Donini», è diventata emblematica delle difficoltà che molte persone con disabilità devono affrontare in un contesto di crisi economica e mancanza di tutele adeguate.


Una situazione di vera emergenza

Karim racconta di aver vissuto anni difficili a causa della sua malattia, ma che il peso più grande da sopportare oggi è la prospettiva dello sfratto imminente. La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto devastante sulla sua famiglia, portando alla perdita del lavoro del padre e all'accumulo di debiti, in particolare quelli legati all'affitto.

La minaccia dello sfratto, dunque, non rappresenta solo un problema abitativo, ma un dramma umano che coinvolge il diritto alla salute, alla dignità e alla sicurezza.


Nonostante le ripetute richieste di aiuto rivolte ad enti governativi e organizzazioni benefiche, la risposta ricevuta è stata spesso la stessa: mancanza di risorse o lunghe liste d'attesa che non offrono soluzioni immediate. Questo ha alimentato un senso di frustrazione e impotenza, che si estende ben oltre il caso individuale di Karim.


Una questione collettiva

La situazione di Karim non è isolata. Secondo i dati sulle emergenze abitative in Italia, molte persone con disabilità o in condizioni di fragilità economica si trovano a rischio di sfratto, spesso senza una rete di supporto efficace. Organizzazioni come l'Unione Inquilini e il Circolo «Ambrogio Donini» sottolineano come il problema non riguardi solo singoli individui, ma una categoria di persone che spesso non trova risposte adeguate nelle politiche abitative nazionali e locali.

Alessandro Verga, in un intervento sulla questione, ha evidenziato la necessità di passare dalle parole ai fatti: «Cosa significa empatia, se non è accompagnata da azioni concrete? Non chiediamo cose impossibili, ma semplicemente il nostro diritto a una vita dignitosa».


La risposta istituzionale e le possibili soluzioni

Il tema del diritto alla casa per le persone con disabilità e in difficoltà economica è stato più volte oggetto di dibattito politico, ma le soluzioni adottate finora sembrano insufficienti a rispondere all'emergenza.


Le associazioni che si occupano di diritti degli inquilini propongono diverse misure, tra cui il rafforzamento dei fondi di emergenza per prevenire gli sfratti di persone in situazioni di vulnerabilità, un aumento degli alloggi popolari accessibili e adeguati alle esigenze delle persone con disabilità e una maggiore collaborazione tra istituzioni locali e organizzazioni del terzo settore per fornire supporto immediato.




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