Simonetta Kalfus, morta dopo la liposuzione. Ispezione nella clinica del professor Bravi
- Redazione La Capitale
- 27 mar
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Indagini sulla morte di Simonetta Kalfus, ispezionata la clinica del chirurgo Carlo Bravi, indagato insieme ad altri due medici

«Dire che sono disperato per quanto accaduto è dire poco». Sono le prime parole di Carlo Bravi, noto chirurgo estetico, all’uscita dal suo studio di via Tito Labieno, a Cinecittà, dopo oltre sei ore di ispezione da parte dei militari del Nas. Un controllo approfondito sulla sua attività, mentre ad Ardea si celebrava il funerale di Simonetta Kalfus, la 62enne deceduta dodici giorni dopo essersi sottoposta a una liposuzione nella clinica privata del professore.
Bravi, attualmente indagato insieme ad altri due medici per la morte della paziente, ha risposto alle domande dei cronisti con toni di difesa e amarezza: «Chi lo dice che le cose siano andate così? È uscita solo la versione della Procura. Ci sono comunque le indagini in corso». Poi, senza aggiungere altro, ha lasciato il luogo dell’ispezione.
Le verifiche nella clinica, disposte dalla Procura, sono iniziate questa mattina alle 10 e si sono concluse nel primo pomeriggio, intorno alle 14.30. L’obiettivo degli inquirenti è accertare eventuali irregolarità nella struttura e ricostruire con precisione gli eventi che hanno portato al peggioramento delle condizioni della signora Kalfus.
L’indagine ruota attorno alle circostanze che hanno portato al decesso della paziente e alla gestione del post-operatorio. Gli inquirenti vogliono chiarire se vi siano state negligenze o omissioni da parte dell’équipe medica. Gli accertamenti proseguiranno nei prossimi giorni, mentre il professor Bravi e i suoi legali preparano la linea difensiva in attesa di ulteriori sviluppi.