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Sgrò, la legale di Pietro Orlandi: «Il Papa incontri la famiglia. Chiederò l'accesso all'agenda di Ciampi»

  • Edoardo Iacolucci
  • 17 ott 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Sgrò, la legale di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela scomparsa 41 anni fa a Roma: «Dal Vaticano non c'è stata collaborazione»

Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, davanti San Pietro
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, davanti San Pietro

Oggi si è svolta un audizione alla Commissione di inchiesta parlamentare sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, a cui ha partecipato l’avvocata di Pietro Orlandi, Laura Sgrò «Colgo l'occasione per rinnovare - ha osservato Sgrò -, anche da questa sede, il mio appello al Santo Padre. Io mi auguro che riceva gli Orlandi: un contatto diretto potrebbe aiutare il lavoro di tutti quanti»


Sgrò ha citato anche padre Federico Lombardi che, audito dalla stessa Commissione d’inchiesta, ha detto che il Vaticano, invece, ha sempre collaborato. «Purtroppo - ha replicato l’avvocata -, non è andata così». Laura Sgrò ha elencato quindi tutti i casi nei quali, a suo avviso, non c'è stata collaborazione da parte dei rappresentanti della Santa Sede: «Noi la collaborazione l'abbiamo sempre cercata - ha concluso Laura Sgrò -, l'abbiamo sempre voluta».


Sgrò: «Speriamo possibile visionare agende di Ciampi. Concesse la grazia ad Agca, possibili collegamenti con il caso»

Laura Sgrò, nel corso dell'audizione alla Commissione di inchiesta sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, ha comunicato anche che chiederà all'Archivio storico della Presidenza della Repubblica se sia possibile l'accesso alle agende del Presidente Carlo Azeglio Ciampi, per le parti che possono avere un collegamento al caso Orlandi: «Il presidente Ciampi aveva delle agende meticolosissime che sono state donate alla Presidenza della Repubblica - ha spiegato Sgrò, ricordando inoltre che parti delle agende sono servite per la trattazione di alcuni momenti storici della recente storia nazionale come la trattativa «Stato-mafia».

Considerato che «era stato il presidente Ciampi ad avere concesso la grazia ad Alì Agca - precisa la legale-, potrebbe esserci qualche elemento in relazione al caso di Emanuela Orlandi».

L'avvocato degli Orlandi spera quindi che sia possibile accedervi: «Pensiamo che qualche pensiero che ha scambiato su questa vicenda con il Santo Padre potrebbe essere utile».


Laura Sgrò, a margine dell’evento del 7 ottobre in ricordo di Emanuela Orlandi

Già a latere dell’evento in Campidoglio del 7 ottobre 2024: l’avvocata aveva fatto un punto sulla situazione in vista proprio dell’audizione odierna: «Per il 17 ottobre spero di poter dare il mio contributo rispetto a quanto noi abbiamo potuto verificare, rispetto a delle persone che ci hanno fornito delle informazioni e spero di tornare anch'io sulla pista londinese, che è necessaria».


È necessario, secondo Laura Sgrò, che venga assolutamente approfondita quella strada «perché da troppi anni si fa riferimento a Londra e mai vi è stata una verifica in tal senso».

Quindi il suo augurio è che si faccia «finalmente una rogatoria internazionale per valutare se effettivamente Emanuele è stata a Londra o se questa vista è frutto di menti mitomani e che debba essere scartata».


«Sono passati - aveva ricordato Sgrò -, 41 anni dalla scomparsa di Emanuela, per cui il desiderio nostro è che si vada in modo più spedito possibile. Ci sono dei nomi che girano nell'aria da tanto tempo e che non sono stati ancora ascoltati, che sono stati portati negli anni all'attenzione anche del Vaticano e non ci risulta che siano mai stati ascoltati. E ci auguriamo anche che li possa ascoltare anche la procura di Roma».

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