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Sfratti a Roma: l'Onu interviene contro il Governo e ancora migliaia di persone rischiano di perdere la casa

  • Immagine del redattore: Titty Santoriello Indiano
    Titty Santoriello Indiano
  • 30 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

L'organizzazione delle Nazioni unite ha definito gli sfratti «illegali». Da Roma j'accuse all'Esecutivo e alla regione Lazio

Sfratti a Roma: l'Onu interviene contro il Governo e ancora migliaia di persone rischiano di perdere la casa
Striscione in occasione degli sfratti a via Fassini

C'è chi non ha la casa, chi rischia di perderla, chi vive nell'alloggio di un ente pubblico con il contratto scaduto, chi non ha titolo e chi viene sfrattato. Che l'emergenza abitativa sia uno dei temi più seri della Capitale ce lo raccontano le storie quotidiane ma ora lo dice anche l'Onu che ha inviato una lettera al Governo italiano. Prendendo in considerazione sette casi di sfratti avvenuti a Roma, l'organizzazione delle Nazioni unite ha condannato l'operato dell'esecutivo per il «preoccupante e deliberato disprezzo da parte dei suoi obblighi giuridici internazionali vincolanti» in termini di diritto alla casa e definendo gli sfratti «illegali».

«A Roma stiamo facendo uno sforzo straordinario e chiediamo al governo di fare di più», dice l'assessore alle politiche abitative Tobia Zevi definendo la lettera dell'Onu «un documento prezioso dal punto di vista giuridico e culturale perché sancisce un principio: il fatto che il diritto a un alloggio dignitoso è un diritto umano. Si tratta di una posizione avanzata che troviamo anche nella recente proposta di inserire il diritto all'abitare nella nostra Costituzione, ma che poi va tradotta in azioni concrete».

Migliaia di persone a rischio sfratto

Sono 20mila le famiglie in lista di attesa per la casa popolare e 5mila in grave emergenza abitativa, fa sapere l'assessore. Migliaia, come documentato da La Capitale, le persone che vivono una situazione di precarietà e di incertezza come sta accadendo agli inquilini delle case di via Pincherle e via dei Colli Portuensi che rischiano di perdere la casa in seguito alla volontà dell'Ater di vendere gli immobili. Stesso risvolto per alcuni residenti degli immobili Inps: è di pochi giorni fa il tentativo di sfratto in via Perazzi, nel quartiere di Nuovo Salario, scongiurato dall'intervento del municipio e delle associazioni.


«Bloccare sgomberi, aste e sfratti»

«Delle durissime parole dell' Onu che delineano la sistematica violazione dei diritti dei più deboli, e  il disprezzo per quelli che sono obblighi giudici vincolanti presi dal nostro paese dovrebbero prendere atto anche Inps e l'Ater», sottolinea l'assessore alle politiche Abitative Luca Blasi, responsabile «casa» di Sinistra italiana. Per Blasi questi enti dovrebbero, «immediatamente bloccare sgomberi, aste e sfratti che mettono a rischio il diritto alla casa degli inquilini senza titolo». L'assessore ha, poi, ricordato che il governo Meloni ha «azzerato il Fondo per la morosità incolpevole, sottraendo uno strumento fondamentale a comuni e regioni». In ogni caso, invoca anche «un obiettivo chiaro» da parte degli enti locali: «Zero sfratti» per «tutelare» i cittadini sotto sfratto per morosità incolpevole e gli inquilini senza titolo».


«Da Governo e regione Lazio silenzio assordante»

L'attacco al Governo giunge anche dall' Assemblea capitolina: «Sosteniamo pienamente l'appello dell'Onu: ogni giorno, nella nostra città, vengono calpestati i diritti fondamentali di tante persone in difficoltà, costrette a lasciare la propria casa senza alternative dignitose», dichiarano la capogruppo del partito Democratico in Campidoglio Valeria Baglio e il presidente della commissione capitolina Patrimonio, Yuri Trombetti. «È una ferita sociale che Roma si trova ad affrontare in solitudine, mentre da parte del Governo e della regione Lazio assistiamo a un silenzio assordante. È il momento di intervenire con responsabilità, serietà e rispetto per i diritti umani», concludono i consiglieri.



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