Scuola, rinnovato sistema accreditamento degli Oepac
Si conferma per le famiglie la libera scelta dell'ente gestore tra quelli accreditati oltre ad un sistema di monitoraggio partecipato del sistema di accreditamento
Prosegue anche per il biennio 2024/2026 la strada degli Oepac grazie all'approvazione, da parte della Giunta capitolina, alla delibera che rinnova il sistema del servizio educativo per il diritto allo studio, all'autonomia e all'inclusione scolastica degli alunni e delle alunne con disabilità sull'intero territorio cittadino, nell'ottica della centralità dei bisogni dei bambini e dei ragazzi come delle loro famiglie, con la massima attenzione per i diritti di operatrici e operatori del settore, gli Operatori Educativi per l'Autonomia e la Comunicazione.
Oepac: una strategia efficace
Dopo due anni dall'inizio della sperimentazione della procedura di accreditamento nel Registro Unico Accreditati Scuola (RUAS), iniziata nel 2022, Roma Capitale, valutati gli studi comparati sui modelli di governance, sceglie infatti di proseguire con una strategia che si è dimostrata la migliore in termini di efficacia e di impiego di risorse.
Non ci sarà dunque ritorno ad affidamenti tramite bandi di gara che spesso, a causa del meccanismo dei ribassi, hanno visto in passato prevalere criteri di mero risparmio economico. Si conferma quindi la scelta di un sistema che ha consentito di prevedere una tariffa del servizio, come passo in avanti in termini di qualità degli interventi.
Le novità della delibera
Due le importanti novità introdotte dalla delibera. La prima garantisce gli adeguamenti previsti dal rinnovo del contratto del terzo settore. Un impegno che la Giunta ha voluto assumere nell'ottica del rispetto e della valorizzazione delle professionalità in un settore così delicato.
Il secondo punto è la previsione di una dotazione annua di ore per utente, che consente una flessibilità e facilità di rimodulazione decisamente migliore, da calibrare in base alle esigenze durante l'anno.
Si conferma per le famiglie la libera scelta dell'ente gestore tra quelli accreditati oltre ad un sistema di monitoraggio partecipato del sistema di accreditamento che coinvolge i diversi attori attivi nel processo. Anche un sistema di valutazione della qualità del servizio e l'inquadramento a livello D1 (con relativo adeguamento contrattuale) per le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative sociali che si occupano di assistenza educativa. Ancora il diritto al pasto per operatrici e operatori e la garanzia della clausola sociale di salvaguardia del personale, al fine di assicurare la continuità educativa e lavorativa.
«Assicuriamo in questo modo regole certe e maggiori tutele per i lavoratori Oepac oltre che più sicurezza e tranquillità per le famiglie e per gli alunni che usufruiscono del servizio, passati dai poco più di 7mila del 2021 agli oltre 9mila di oggi e per i quali spendiamo oltre 90 milioni di euro l'anno, mentre dallo Stato ce ne arrivano solo 4. Per noi garantire il diritto allo studio a tutte e tutti è sempre stato e resterà un obiettivo prioritario», ha spiegato il Sindaco Roberto Gualtieri.
«Abbiamo trovato gli strumenti per mettere al centro gli alunni e le alunne, le loro famiglie come quelle dei lavoratori e delle lavoratrici. Sulla scuola e sul diritto allo studio abbiamo ingaggiato una grande sfida che, a due anni e mezzo dall'insediamento, sta disegnando la città educante che immaginavamo. Una strada ancora lunga ma con buoni segnali di direzione», ha commentato l'Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale, Claudia Pratelli.
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