Scuola, caro libri: i mercatini dell'usato si fanno a scuola
I licei romani si organizzano per vendere i libri usati all'interno delle scuole stesse per contrastare il caro libri. L'iniziativa viene svolta con l'approvazione della dirigenza
Contro il caro libri scendono in campo presidi e docenti. Le studentesse e gli studenti delle superiori, nella maggior parte dei casi attraverso i collettivi, chiedono gli spazi e i dirigenti danno il via libera: così il mercatino dei testi d’istruzione si fa direttamente a scuola.
Ecco bustoni e scatoloni con dentro libri di ogni materia. Tutti stesi a terra o su un telo, pronti per essere acquistati dal miglior offerente. Le scuole sono ben disposte a pubblicizzare l’appuntamento sui propri canali istituzionali.
È il caso del liceo Manara, classico di Monteverde Vecchio, che nei giorni scorsi ha pubblicato una notizia sul «mercatino dei libri usati» sul sito della scuola. Sarà oggi e domani, dalle 9 alle 12, «presso il cortile della scuola». E «tutti gli interessati ad acquistare e a vendere i propri libri sono invitati a partecipare».
Lo stesso succede al Morgagni, dove il collettivo degli studenti e delle studentesse ha organizzato il progetto «Ri-Libro» la compravendita ieri e l’altro ieri, dalle 9.30 alle 13.30. E anche in questo caso la dirigente scolastica, Patrizia Chelini, sul sito web del liceo ha suggerito la partecipazione a tutti coloro che per necessità o scelta preferiscono risparmiare per l’acquisto dei libri. «È un’iniziativa pensata in risposta ai prezzi in aumento, autorganizzata ed è stata molto partecipata, grazie anche a un’accezione politica che abbiamo voluto dare con la presenza di uno striscione (recitava: “Contro il caro-libri”, ndr) per denunciare l’aumento dei costi per le famiglie negli ultimi anni», dicono dal collettivo.
Anche al Nomentano gli studenti e le studentesse hanno sfruttato gli spazi della scuola — in particolare della sede centrale — per il loro «mercatino autogestito». Annunciato sul sito web della scuola, con tanto di locandina, è durato molto più di quello di altre scuole: è iniziato il 26 agosto e si chiuderà oggi dopo che i volontari del collettino hanno raccolto, catalogato e venduto i testi per tutte le classi.
Altre scuole che non hanno sfruttato gli interni delle scuole si sono comunque organizzati in autonomia: al Righi in via Puglie il 10 e il 15 settembre e il 12 a Villa Borghese e il Socrate al Csoa La Strada, tanto per fare un paio di nomi.
Tra le alternative per acquistare volumi usati rimangono lo storico mercato del lungotevere Oberdan e le attività specializzate, come la Libreria Eur 2.0 di viale dell’Oceano Indiano, che in questi giorni è un via vai di giovani e famiglie.
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