San Lorenzo, il locale «Mirò» sotto accusa: residenti contro il rumore delle serate techno
Il locale di Via dei Latini al centro di una controversia per il disturbo causato dalla musica ad alto volume, con i residenti che chiedono soluzioni urgenti
Nel quartiere di San Lorenzo è scoppiata una polemica che coinvolge il locale «Mirò» situato al civico 72 di Via dei Latini, noto per le sue serate di musica techno ad alto volume. La controversia è esplosa a causa dei disagi provocati dal rumore intenso che si propaga nelle abitazioni circostanti, creando problemi per i residenti del condominio al civico 76.
La situazione
I vicini del locale, infatti, lamentano che la musica diffusa da «Mirò» è particolarmente «dirompente» e, nonostante le numerose segnalazioni alle autorità competenti, non ci sarebbe stata alcuna risposta concreta per ridurre l'intensità del suono. In particolare, le segnalazioni riguardano le notti in cui le serate di musica elettronica si prolungano fino alle prime luci dell'alba, talvolta addirittura fino alle 7 del mattino. La musica techno, infatti, è particolarmente forte e rimbomba a tal punto da far tremare i bicchieri nei piani superiori, come raccontano alcuni testimoni diretti.
Il problema principale, secondo i residenti, è l'insufficiente insonorizzazione del locale. Se la sala fosse adeguatamente insonorizzata, i vicini non avrebbero alcun motivo di lamentarsi, ma quando il suono si propaga all'esterno e entra nelle abitazioni, diventa difficile convivere con il disturbo. La situazione ha spinto diversi condomini a firmare un esposto ufficiale, indirizzato al primo municipio, alla polizia e anche all'ARPA, l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, che si occupa del controllo delle emissioni sonore.
Le lamentele e l'esposto
Il documento, presentato da una decina di condomini, raccoglie le testimonianze di chi abita nelle vicinanze del locale. I residenti del primo e del secondo piano sono quelli maggiormente colpiti dal disturbo, tanto da sentirsi costretti a fare un passo formale per cercare di risolvere la questione. L’esposto denuncia anche la frequenza e la durata delle serate, che a volte si protraggono fino all’alba, con una forte incidenza sul benessere e sulla qualità della vita dei vicini.
Nonostante le segnalazioni, il locale non ha mostrato intenzione di abbassare il volume della musica. Il problema sembra essere legato alla natura della musica stessa, che per sua stessa essenza ha una vibrazione intensa, difficile da contenere senza un adeguato isolamento acustico.
Il conflitto tra vita notturna e residenza
La vicenda solleva una questione più ampia. «È giusto avere locali da discoteca sotto un palazzo residenziale?» si chiedono i condomini di via dei Latini 76. Sebbene San Lorenzo sia noto per la sua vivace vita notturna, la convivenza tra attività commerciali rumorose e abitazioni residenziali è sempre un equilibrio difficile da mantenere. I residenti, pur non opponendosi alla presenza di locali, chiedono che vengano rispettate alcune regole di buona convivenza, come il rispetto dei limiti di rumore e l'adozione di soluzioni tecniche per minimizzare il disturbo.
Le segnalazioni al municipio e alle autorità locali sono un tentativo di risolvere il conflitto in modo pacifico e regolamentato. Ma la questione solleva anche interrogativi sulle normative in vigore per il controllo del rumore in zone ad alta densità abitativa come quella di San Lorenzo.
Le prossime mosse
L’esposto è stato presentato ufficialmente il 31 ottobre, con una seconda denuncia inviata all’ARPA a distanza di pochi giorni. Nonostante il passo formale, i residenti non hanno ancora ricevuto risposte concrete dalle autorità competenti. Nel frattempo, il «Condominio Discoteca» continua a far parlare di sé, con la speranza che le istituzioni intervengano per risolvere la questione in modo equo per tutte le parti coinvolte.
I residenti chiedono soluzioni rapide, come l'adeguamento delle infrastrutture acustiche, affinché la musica non diventi un vero e proprio disturbo, ma una fonte di svago che non pregiudichi la qualità della vita dei cittadini.
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