San Camillo, salvata neonata di 5 mesi con tecnica mini-invasiva su misura
- Redazione La Capitale
- 11 apr
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L'operazione al San Camillo, durata appena novanta minuti, ha richiesto un’incisione di soli 4 cm

La piccola paziente, di poco più di 8 chili di peso, era stata diagnosticata prenatualmente con un neuroblastoma, una delle neoplasie più comuni in età pediatrica. Grazie all’impegno dell’équipe di Chirurgia Pediatrica guidata dal dottor Vito Briganti del San Camillo, l’asportazione del tumore è avvenuta con un approccio su misura, combinando tecniche laparoscopiche e mini-laparotomiche.
San Camillo, asportato un tumore maligno del surrene con diagnosi prenatale
Un intervento che ha permesso a una neonata di appena cinque mesi, affetta da un tumore maligno del surrene, di tornare tra le braccia della sua mamma in tempi record, senza passaggio in terapia intensiva.

L'operazione, durata appena novanta minuti, ha richiesto un’incisione di soli 4 cm, minimizzando così l’impatto estetico e fisiologico sulla neonata. La bambina ha potuto tornare nel reparto poche ore dopo l'operazione e ha ripreso ad alimentarsi in tempi rapidissimi, senza necessità di ricovero in terapia intensiva.
«Questo intervento rappresenta un’importante conquista per la nostra équipe», ha detto il dott. Briganti. «La possibilità di eseguire un’operazione così complessa con un approccio mini-invasivo dimostra i significativi progressi nella chirurgia pediatrica. Ridurre il trauma chirurgico nei pazienti così piccoli è essenziale per una ripresa più rapida e meno dolorosa». Un’attenzione particolare è stata dedicata anche all’aspetto emotivo: l'induzione e il risveglio dall'anestesia sono avvenuti con la madre accanto, per tutelare il delicato legame madre-figlio.