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Sala rossa del Pertini invasa di notte, maxi rissa tra bande rivali nell'ospedale. Paura tra pazienti e operatori

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 20 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 23 giu

Ingresso del Pertini trasformato in un campo di battaglia tra bande rivali. Il personale ha lavorato in condizioni estreme. NurSind denuncia: «Presidio di Polizia assente, aggressioni in aumento del 135%»

ospedale pertini di roma
La facciata dell'Ospedale Pertini di Roma (Google Maps)

Notte di follia al Pertini di Roma. Un episodio di violenza inaudita ha sconvolto il pronto soccorso dell’ospedale in zona Pietralata nella notte tra il 17 e il 18 giugno. Intorno alle 3:30, due gruppi rivali si sono affrontati in una violenta rissa scoppiata inizialmente all’esterno dell’area di triage, ma che in pochi minuti ha travolto anche gli spazi interni, inclusa la Sala Rossa, riservata ai pazienti in condizioni critiche.


Secondo quanto denunciato dal sindacato degli infermieri NurSind, la situazione è presto degenerata: «Arredi e porte distrutti, vetri in frantumi, contenitori di rifiuti ospedalieri potenzialmente infetti lanciati in corsia. Il personale ha operato in condizioni estreme, cercando di mettere in salvo i pazienti senza alcun supporto delle forze dell’ordine, nonostante la prevista presenza di un presidio fisso di Polizia attivo h24» hanno dichiarato Stefano Barone, segretario provinciale NurSind Roma, e Carlo Torricella, referente per l’ASL Roma 2.


Le testimonianze raccolte parlano di momenti di panico e paura tra i presenti: pazienti, accompagnatori e operatori sanitari si sono trovati in balia di una vera e propria scena da Far West. Il personale, nonostante le minacce ricevute, è riuscito a trasferire i degenti nelle aree più sicure, ma i violenti hanno forzato le porte irrompendo anche nella Sala Rossa, compromettendo l’assistenza ai pazienti in emergenza.


Il servizio di emergenza 112 è stato allertato, ma le forze dell’ordine sono intervenute solo dopo diversi minuti. Solo dopo due ore la situazione è tornata sotto controllo e le attività del pronto soccorso hanno potuto riprendere regolarmente.


«La sicurezza negli ospedali non può essere lasciata al caso – ha sottolineato NurSind –. È urgente definire protocolli operativi efficaci. Al Pertini, negli ultimi due anni, gli episodi di aggressione sono aumentati del 135%. Chiediamo un incontro immediato con la Direzione Aziendale per discutere misure concrete a tutela di personale e pazienti».


L’ospedale Sandro Pertini, che funge anche da hub per detenuti provenienti dal carcere di Rebibbia, si conferma purtroppo come un nodo critico dal punto di vista della sicurezza. La richiesta di un presidio di Polizia attivo 24 ore su 24 torna con forza sul tavolo, a difesa di un servizio pubblico fondamentale e dei suoi operatori sempre più esposti a rischi inaccettabili.

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