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  • Redazione La Capitale

Roseto comunale, scoperta la targa della fondatrice Mary Gayley

Aggiornamento: 23 mag

Il primo roseto sorgeva sul Colle Oppio, ma fu distrutto durante la seconda guerra mondiale. Grazie a Mary Gayley un nuovo roseto fu costruito alle pendici del Colle Aventino


roseto comunale
Roseto comunale di Roma. Credit: X

In onore della fondatrice del Roseto comunale di Roma, che sorge sul colle Aventino, verrà scoperta oggi 17 maggio una targa che porta il suo nome. Quello di Mary Gayley Senni, una nobildonna americana che agli inizi del ‘900 si trasferì a Roma per amore, dove aprì il suo roseto.


La targa

Venerdì 17 maggio alle 15 il roseto di Roma Capitale ospiterà una cerimonia di posa della targa in memoria di Mary Gayley Senni, co-fondatrice del roseto e ideatrice del Premio Roma per le nuove varietà di rose.


Un pezzo di storia

Mary Gayley era nata a Birdsboro in Pennsylvania. Era figlia di un magnate dell'acciaio e la sua famiglia era agiata. In uno dei viaggi in giro per il mondo incontra e s'innamora del conte Giulio Senni di cui diventa moglie nel 1913.


Nel giardino della tenuta di Grottaferrata, nel cuore dei Castelli Romani, in cui la coppia si era trasferita, nasce la passione della giovane Mary per il giardinaggio. Lì, nel giardino della sua villa, sboccia l’amore per le rose e gli iris. 


Ma l’ispirazione arrivò da un viaggio a Parigi. La biografia di Mary Gayley Senni racconta di una visita a Parigi e della scappata al roseto del parc de Bagatelle. Ed è da qui che prende le mosse la storia di Mary e dei suoi roseti, quello privato di Grottaferrata e quello pubblico di Roma, sull’Aventino. 


Nel 1924 Mary Gayley donò al Comune di Roma una prima collezione di rose provenienti dal suo giardino di Grottaferrata. L'allora Regio Commissario le fece piantare nelle aiuole del Pincio. Ma l’iniziativa non decollò e Mary chiese la restituzione delle sue rose. 


Il primo roseto di Colle Oppio

Otto anni dopo, nel 1932, la donna tornò alla carica col principe Francesco Boncompagni Ludovisi, Governatore di Roma, certamente più sensibile alla bellezza e all'ambiente. Egli diede vita al Roseto sul Colle Oppio, costituito da circa 300 piante, dove già era presente una raccolta di rose proveniente dal Vivaio del Governatorato.  


La contessa Senni seguì personalmente tutta la realizzazione e la promozione all'estero: tanto da istituire nel 1933 il Concorso internazionale Premio Roma per le Nuove varietà di rose, una competizione per nuovi ibridi, seconda solo a quella del parc de Bagatelle.  


Pochi anni dopo scoppiò la seconda guerra mondiale, il roseto fu distrutto, al suo posto come in ogni spazio verde di Roma, sorsero orti di guerra. Grazie al carattere deciso, all’intraprendenza e al forte entusiasmo, Mary, che intanto aveva portato avanti il Premio Roma, decise di ricostruire il roseto alle pendici del Colle Aventino. 


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