- Redazione La Capitale
Sabatini: "A Bruno Conti è negato l'accesso anche al ristorante. 'Dio è morto', a Trigoria"
La rivelazione di Walter Sabatini, ex ds giallorosso: «Non so se sto dicendo cose che posso dire, ma sto dicendo la verità»
«Mi sono state riferite cose inascoltabili che riguardano De Rossi. Il problema della Roma non è la rosa, ma ben altro. È che a Trigoria "Dio è morto", e non voglio offendere nessuno ma faccio riferimento a un brano di Guccini. È morto perché è stato soppresso il sentimento, il rispetto, la lealtà. Faccio riferimento a cose che mi dicono, chi lavorava fino a un mese fa nella Roma mi ha raccontato cose che con garbo definisco inquietanti. Sono stati allontanati collaboratori di grande storia nella Roma, allontanati in maniera brusca. Coatta. È stato solo comunicato il licenziamento, senza motivazioni. Fatti accompagnare dalla vigilanza nei loro uffici a prendere le cose, perché temevano sabotaggi. Quando accadono queste cose non c’è futuro per un club».
È quanto riferito da Walter Sabatini, ex direttore sportivo e calciatore della Roma, intervistato da “Radio Serie A". Sabatini commenta un'incredibile situazione che si starebbe verificando a Trigoria, quartier generale giallorosso.
Sabatini: «A Bruno Conti viene negato l'accesso al al ristorante di Trigoria»
Protagonista oltre all'allenatore Daniele De Rossi, un altra legenda romanista, Bruno Conti, campione del Mondo con gli Azzurri nel 1982 e d'Italia, con la Roma, nel 1983: «Bruno Conti - ricorda Sabatini - è una leggenda del calcio e non solo giocato, è stato il miglior calciatore del Mondiale del 1982. A prescindere dalla sua carriera irripetibile, quella di Bruno è stata una carriera straordinaria anche da dirigente. Per il calcio - sottolinea l'ex ds di Roma e Salernitana -, ha fatto moltissimo: ha individuato e accompagnato bambini per la Serie A, soprattutto nel settore giovanile della Roma. A quell'uomo viene vietato l'ingresso al ristorante di Trigoria».
L'ex ds: «Non so se sto dicendo cose che posso dire, ma sto dicendo la verità»
Un fatto sconcertante e inspiegabile per l'ex ds: «Io non so chi fa le cose a Trigoria, mi sembra di capire che siano due impiegati o impiegate. Non so se sto dicendo cose che posso dire, ma sto dicendo la verità. Tra l'altro con Bruno ho parlato ed era molto rammaricato e deluso. Io amo il calcio e tutto quello che gira dentro e fuori dal calcio. Non posso sopportare questa cosa - spiega Sabatini -. Bruno Conti ha prodotto ricchezza per la Roma. Mi vengono in mente Frattesi, Scamacca, Politano, Francesco Totti che Bruno ha intercettato immediatamente alla Lodigiani».
A raccontare al direttore sportivo queste vicende sarebbero persone che hanno lavorato con lui ed erano nella Roma fino a qualche tempo fa: «È una tendenza - conclude Walter Sabatini -. Le proprietà arrivano e decidono sul conto di persone che neanche conoscono».
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