Roma ha un nuovo piano per salvaguardare i suoi alberi
Il piano «Analisi e strategie per la riqualificazione delle alberature stradali» servirà a curare e potenziare il patrimonio arboreo di Roma
Arriva nella Capitale il primo vero e proprio masterplan per gli alberi di Roma. Lo hanno presentato venerdì 31 maggio il sindaco Roberto Gualtieri e l'assessora all'Ambiente del Campidoglio Sabrina Alfonsi, illustrando la nuova strategia per curare e potenziare il patrimonio arboreo della città.
Il piano si chiama «Analisi e strategie per la riqualificazione delle alberature stradali», è stato redatto in collaborazione con il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) ed è stato approvato dalla Giunta capitolina che così impegna le strutture di Roma Capitale ad adottare una strategia scientifica per la realizzazione degli interventi di tutela, rigenerazione, ampliamento e mitigazione ambientale delle circa 325mila piante presenti sul territorio urbano della Capitale.
Delle centinaia di migliaia di alberi esistenti a Roma, infatti, il 55 per cento è considerato di prima grandezza. Molti sono stati piantati nei primi anni del Novecento, quindi sono più soggetti ai danni provocati da organismi nocivi o da fenomeni climatici estremi che vanno dai periodi di grave siccità alle piogge torrenziali, che concentrano in poche ore l'acqua prevista in mesi.
Il piano per gli alberi di Roma
Attraverso la raccolta di analisi, ricerche e studi finalizzati alla riqualificazione delle alberate stradali, ora il Campidoglio si pone l'obiettivo di adottare un approccio trasversale e partecipato. Non solo dalle diverse istituzioni, ma anche dagli stakeholders e dai cittadini stessi. Lo scopo è quello di integrare gli aspetti storico-culturali a quelli ambientali, economici e sociali.
A valle di questa approfondita e georiferita indagine conoscitiva nascerà il vero e proprio masterplan, incentrato sull'idea di una stella verde (green star), con la struttura radiale delle vie consolari, rafforzata in termini di green infrastructure e la «coda della cometa» che si allarga verso il mare. Il tutto in modo coerente con la forma urbana e l'identità paesaggistica della Capitale.
Il commento di Gualtieri
«Tutto va mappato, programmato, e potenziato, dallo studio della tipologia di albero a seconda del luogo dove viene collocato, dall'acqua e le strategie che servono per curarlo al tipo di viabilità circostante, dalla garanzia per la sicurezza delle persone alla lotta contro le isole di calore. Non è più solo una questione estetica ma una concezione delle alberature come di una vera e propria infrastruttura verde al servizio dei cittadini», ha detto il sindaco Gualtieri, chiarendo che «rispetto al passato abbiamo messo molti più soldi sul verde e li abbiamo spesi meglio, decuplicando le potature e anche i trattamenti endoterapici, abbattendo migliaia di piante malate e mettendone a dimora molte di più nuove. Ma oggi si richiede una programmazione a lungo termine e il Piano lo sarà per i prossimi decenni».
Le parole dell'assessora Alfonsi
«Abbiamo l'occasione di fare un salto di qualità dotando Roma di uno strumento che garantisca a lungo termine più ossigeno e ombra alla città, ricostituendo filari e creando percorsi nello spazio pubblico cittadino. Il cambiamento climatico in corso impone delle scelte», ha aggiunto l'assessora Alfonsi. E ha concluso: «Questo imponente patrimonio di cui disponiamo va curato, implementato e rinnovato, scegliendo l'albero giusto e mettendolo a dimora al posto giusto, valutando il suolo, la temperatura, la disponibilità d'acqua, la storia della città e il paesaggio, la viabilità, la qualità dell'aria e la tipologia di eventi estremi».
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