Riqualificare i sottopassi con librerie e attività sociali, Corbucci: «Bisogna rendere questi luoghi più sicuri»
Dopo lo stupro al Nomentano, si è riacceso il tema della sicurezza e del degrado. Il consigliere Corbucci: «La nostra proposta è antecedente alla drammatica vicenda di cronaca»
L'aggressione per rapina e violenza sessuale avvenuta nel sottopasso di piazza della Croce Rossa, a Porta Pia, ha riacceso il tema della sicurezza e del degrado. In seguito alla drammatica vicenda, un gruppo di consiglieri della maggioranza ha deciso di velocizzare la presentazione di una proposta di delibera, già in cantiere da tempo, che punta a riqualificare i sottopassi abbandonati e degradati.
Lo scopo, spiega a La Capitale Riccardo Corbucci, consigliere democratico, è quello di «riqualificare i sottopassi mettendoli a disposizione di attività commerciali come librerie, aziende dell'high tech, cooperative del verde e realtà associative che si occupano di cultura e rigenerazione urbana. Bisogna rendere questi luoghi più sicuri e più illuminati».
Corbucci ci tiene a sottolineare che il progetto è antecedente alla drammatica vicenda di cronaca che ha visto coinvolta la 42enne. «Stiamo facendo una serie di riunioni da dieci mesi con il dipartimento Patrimonio per riuscire ad arrivare ad una delibera in questo senso.
Non stiamo proponendo niente di nuovo - spiega il consigliere -, queste realtà esistono già nei sottopassi del centro, sia davanti alla galleria Alberto Sordi sia a piazza Barberini».
Sfruttare il nuovo regolamento sulla gestione dei beni immobili
La proposta è quella di sfruttare il nuovo regolamento sulla gestione dei beni immobili, inserito nella delibera 104 approvata a fine 2022 su iniziativa dell'assessorato al patrimonio e alle politiche abitative. Infatti, la proposta di delibera cita: «l’art. 9 del Regolamento sull’utilizzo dei beni immobili di Roma Capitale per finalità di interesse generale, prevede che l’amministrazione capitolina possa concedere i detti beni a soggetti terzi, che perseguono fini di interesse pubblico coerenti con quelli di Roma Capitale, con rapporto concessorio sottoposto alle regole di diritto pubblico».
Sottopasso Porta Pia, l'assessora Caracciolo: «Anche io sono stata rapinata lì»
Quei sottopassi sono discariche e rifugio «non solo di povera gente - dice Caracciolo -, ma anche purtroppo di malviventi o comunque persone che vivono all'addiaccio e di sotterfugi».
Racconta l’assessora municipale come i residenti di Porta Pia subiscono spesso scippi e rapine: «Posso anche raccontare in prima persona essendone stata io stessa vittima».
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