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Rifiuti tessili, presentato piano strategico. Alfonsi: «Verso un sistema di economia circolare»

Redazione La Capitale

Il piano dispone un incremento della dotazione di contenitori pari al 20 per cento annuo, arrivando alla media di un contenitore ogni 800 abitanti

Rifiuti tessili

Creare un sistema di economia circolare, contrastare il fast fashion con azioni in linea con il contesto nazionale e internazionale. Questi gli obiettivi del nuovo piano strategico per la gestione dei rifiuti tessili presentato durante Ecomondo 2024, evento internazionale di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per le tecnologie, i servizi e le soluzioni industriali nei settori della green and circular economy, dall'assessora all'Ambiente del Campidoglio Sabrina Alfonsi.


Piano rifiuti tessili: aumento dei contenitori del 20 per cento

Il piano dispone un incremento della dotazione di contenitori pari al 20 per cento annuo, arrivando alla media di un contenitore ogni 800 abitanti – distaccandosi nettamente dall’attuale dotazione pari a un contenitore ogni 1877 abitanti- e aumentando la quantità di tessili raccolti fino a 5,5 chili per ciascun cittadino.


Ad oggi solo il 12 percento delle produzioni europee vengono intercettate

Al fianco dell'assessora il Direttore generale di Ama Alessandro Filippi, a presentare il progetto che persegue il miglioramento qualitativo e quantitativo della raccolta dei rifiuti tessili a Roma, sviluppando una serie di azioni coordinate che consentiranno sia di superare le criticità del sistema, sia di rendere più accessibile il conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini.


Risulta ad oggi, secondo uno studio dell’Agenzia Europea per l’ambiente, che solo il 12 per cento della produzione europea di materiali tessili viene intercettato del circuito dei sistemi di raccolta, mentre il resto finisce nei rifiuti indifferenziati.


In questo contesto la commissione europea ha presentato una nuova strategia per rendere i tessuti più durevoli, riparabili, riutilizzabili e riciclabili, mentre la politica nazionale ha predisposto uno schema di decreto disciplinando nuovi interventi nell’ambito del tessile.


Verso la raccolta di 15mila tonnellate di rifiuti tessili

Il raggiungimento di questo obiettivo permetterà a Roma di porsi al di sopra della media europea, attualmente pari a 4,4 kg/ abitante, generando un totale complessivo raccolto di 15.500 tonnellate, pari quasi ad un punto percentuale di raccolta differenziata. I nuovi punti di raccolta verranno posizionati su tutto il territorio, garantendo una piena accessibilità alla collettività, ma ubicati in aree protette e sorvegliate al fine di evitare di esporli ai rischi di danneggiamento e vandalismo.


«Questo obiettivo vogliamo raggiungerlo puntando ad una maggiore intercettazione, che può avvenire soltanto con dei buoni sistemi di raccolta, situati in aree protette e dotati di un design accattivante», ha commentato l'assessora.



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