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Rifiuti, sull'impianto di Rocca Cencia Franco accusa il Campidoglio. Alfonsi: «Il presidente stia tranquillo»

Titty Santoriello Indiano

Aggiornamento: 11 nov 2024

Botta e risposta tra il presidente del municipio, il Campidoglio e l'Ama

Impianto di Rocca Cencia Roma
Impianto di Rocca Cencia

«A meno di sette giorni dal primo tentativo di bloccare l'impianto di trasferenza Ama di Rocca Cencia, i cittadini ci hanno riprovato ieri sera per bloccare i camion in entrata». Lo ha dichiarato nella mattinata di domenica 10 novembre Nicola Franco, presidente del VI municipio, l’unico in questa consiliatura guidato dal centro destra. «L’esasperazione per i forti miasmi è una situazione vergognosa», ha aggiunto il minisindaco ricordando che «l’amministrazione comunale aveva annunciato la chiusura dell'impianto Tmb nel 2023». Ad aprile dello scorso anno, infatti, il primo cittadino Roberto Gualtieri ha incontrato le associazioni e i cittadini della zona per decretare la chiusura definitiva del Tmb di Rocca Cencia. Una decisine possibile dopo aver dotato la città del Piano rifiuti. «Nel modello impiantistico che abbiamo definito non sarà più necessario l'utilizzo del Tmb di Rocca Cencia che diventerà un semplice sito di trasferenza dove i rifiuti non andranno a terra», aveva rassicurato il sindaco,


Franco: «Sindaco e Alfonsi non mi hanno risposto»

«Sembra essere tornati indietro nel tempo: i cittadini lamentano forti miasmi, ancora più forti di quelli dell'aprile 2023, quando il Tmb divenne semplice Tm», ha aggiunto il Presidente Nicola Franco  dicendosi preoccupato per «il silenzio» del sindaco Roberto Gualtieri e dell'assessora ai Rifiuti Sabrina Alfonsi. A loro il presidente racconta di aver inviato una lettera «per chiedere un urgente sopralluogo presso l'impianto insieme a una ristretta delegazione di cittadini». Una lettera a cui Franco non avrebbe ricevuto risposta.


Alfonsi: «Abbiamo incontrato i cittadini più volte»

A stretto giro arriva la risposta dell’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi:«Questa è l' amministrazione che ha voluto con forza, e alla fine attuato, la chiusura della sezione di trattamento biologico dei rifiuti dell'impianto di  Rocca Cencia, anziché il revamping dello stesso», ha precisato. «Il Presidente Nicola Franco può stare tranquillo: non c'è nessun silenzio e nessuna dimenticanza da parte del Campidoglio. Abbiamo incontrato i cittadini e i comitati di Rocca Cencia in più occasioni e abbiamo individuato anche insieme a loro e ad Ama alcune azioni che dovevano essere portate avanti per ridurre il disagio derivante dalle emissioni odorigene», ha spiegato l’assessora. «Se queste azioni, come sembra, non sono risultate sufficienti  insieme a Ama continueremo a lavorare perché questo problema venga risolto o quanto meno attenuato», ha concluso Alfonsi.


Ama:«Per Rocca Cencia ingenti investimenti»

Intanto l’Ama ha rassicurato che la gestione dell’impianto di Rocca Cencia «viene svolta in assoluta trasparenza». La struttura, oltre che alle eventuali attività di controllo delle autorità competenti «è aperta e a disposizione anche delle visite dei cittadini e dei comitati di quartiere», precisa l’Azienda come è accaduto «la scorsa settimana anche alla presenza del Presidente del VI Municipio». In una nota sempre l’Ama fa sapere che «sta effettuando ingenti investimenti nel sito di Rocca Cencia per implementare la sua sostenibilità ambientale e  per garantire la sicurezza degli operatori che lavorano nell’impianto e anche nell’interesse dei residenti». Come dimostra  «il recente accordo con il Comando dei Vigili del Fuoco di Roma per l’istituzione di un presidio temporaneo antincendio h24 presso il sito».


Celli: «Silenzio? E' un'offesa alla verità e alle istituzioni»

Le accuse del presidente Franco sono state poi rivolte, per il «vergognoso silenzio», anche  ai «quattro consiglieri di maggioranza eletti proprio da questo territorio». Tra loro la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli che ha ribattuto: «Sentire dal presidente del municipio VI che Roma Capitale e i consiglieri capitolini del territorio sarebbero assenti e disinteressati sul tema Rocca Cencia è un'offesa alla verità e alle istituzioni» perché «dal nostro insediamento, abbiamo trovato una situazione critica sul fronte dei rifiuti. Per affrontarla, abbiamo aperto un dialogo con le realtà locali che da anni si oppongono all'impianto di Rocca Cencia», ha ricordato Celli.


«Abbiamo organizzato incontri e sopralluoghi per raccogliere testimonianze e proposte, e reso trasparente, aprendolo ai cittadini, un sito per lungo tempo inaccessibile», ha continuato la presidente dell’Assemblea. «Tra i passi più importanti - ha ribadito -  la decisione di dismettere il Tmb, che ora funziona solo come impianto di trasferenza con minori volumi di rifiuti. È abbastanza? No, e siamo consapevoli dell'impatto odorigeno sul territorio, ma è in corso l'iter per la sua conversione in impianto multimateriale - ha concluso Celli - mentre aspettiamo l'apertura del termovalorizzatore, che porterà finalmente Roma al livello delle altre capitali europee in tema di gestione e di chiusura del ciclo dei rifiuti».

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