Rifiuti, conclusa la bonifica in via Collatina Vecchia,. Alfonsi: «Intensifichiamo l'impegno»
Aggiornamento: 1 ott
Su queste operazioni nel 2024 sono stati stanziati circa 5 milioni euro: il doppio dell’anno precedente
Sono oltre mille le tonnellate di rifiuti speciali che si erano accumulate negli anni
Si è concluso l’intervento massivo di rimozione rifiuti effettuato da Ama su input dell’Assessorato capitolino all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma nell’area compresa tra via Collatina vecchia e via del Flauto, nel IV Municipio, dove si è formata, negli anni una vera e propria discarica abusiva.
«Questa maxi operazione di bonifica in extra Tari si inserisce in un piano di contrasto delle discariche abusive avviato dall’amministrazione che ha permesso di ripristinare il decoro in oltre 175 aree degradate della città con circa 250 interventi» ha spiegato l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi.
Su queste operazioni nel 2024 sono stati stanziati circa 5 milioni euro: «Il doppio rispetto all’anno precedente - precisa Alfonsi -, con un trend di interventi in costante crescita. Tra le più significative effettuate negli ultimi mesi quelle al parco Tevere Roma Sud, nelle aree di via della Magliana e via Isacco Newton e quella in corso al parco di Monte Mario. Intensifichiamo il nostro impegno sul fronte degli interventi di bonifica e messa in sicurezza di aree degradate e, allo stesso tempo, - conclude - sulle azioni di sorveglianza e controllo delle aree più soggette agli sversamenti illeciti di rifiuti per contrastare un grave fenomeno che danneggia l’ambiente e costituisce un potenziale pericolo per la cittadinanza» .
L’intervento, avviato il 2 settembre scorso e finanziato con circa 500 mila euro, ha portato alla rimozione di oltre 600 tonnellate di rifiuti tra cui ingombranti, inerti da lavorazioni edili e apparecchi elettronici e ha visto impegnati operatori Ama con l’ausilio di due escavatori, due bob cat, e una pala meccanica cingolata.
Al termine dell’intervento sono stati posizionate barriere jersey per impedire l’accesso all’area e contrastare lo sversamento illecito e il ripetersi di incendi.
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